Etgar Keret, esercizi di immaginazione

Doppio appuntamento milanese con lo scrittore, autore e regista israeliano Etgar Keret, in occasione della decima edizione di BookCity Milano e della Rassegna Nuovo Cinema Ebraico e Israeliano.

I racconti di Keret ci proiettano in una realtà immaginaria, spesso ai confini dell’assurdo, talvolta onirica, talvolta disincantata, che potrà aiutarci a ripensare il futuro, magari con ironia e una punta di surrealismo.

Nel 2020, durante la pandemia da Coronavirus, Keret ha ideato e creato con la coreografa Inbal Pinto Outsideun cortometraggio che esplora nuovi linguaggi creativi e che verrà proiettato durante l’incontro come ulteriore spunto di riflessione per immaginare il futuro.

Di questo e altre storie parlerà con Sara Ferrari collaboratrice di Joimag e Direttrice Scientifica della rassegna Nuovo Cinema Ebraico e Israeliano.

Ingresso su prenotazione dal sito di BookCity dall’8 novembre.

Etgar Keret
Scrittore, sceneggiatore, attore e regista, è tra i più popolari autori israeliani della sua generazione
Classe 1967, i suoi libri sono stati tradotti in decine di paesi e gli hanno valso molti premi prestigiosi e un riconoscimento unanime a livello internazionale. Dai suoi racconti sono nati più di sessanta cortometraggi. Pizzeria KamikazeGaza BluesLe tette di una diciottenne, Un intoppo ai limiti della galassia, tutti pubblicati da Feltrinelli, sono alcuni dei titoli che lo hanno fatto conoscere al pubblico italiano e con il libro All’improvviso bussano alla porta, ha ricevuto in Francia l’onorificenza di Cavaliere delle Lettere e delle Arti.
Numerosi i riconoscimenti ricevuti anche per il suo contributo in ambito cinematografico: nel 2007 con la moglie Shira Geffen vince il premio Camera d’Or del Festival di Cannes per il film Jellyfish e il premio per il miglior regista del French Artists and Writers’ Guild; nel 2020 la miniserie The Middleman co-scritta e co-diretta da Keret & Geffen vince il premio per la migliore sceneggiatura al festival televisivo di fiction di La Rochelle in Francia. Nel 2020 ha prodotto, insieme alla ballerina e coreografa israeliana a Inbal Pinto Outside – A Covid-19 fairytale, un cortometraggio sulle difficoltà nella vita reale durante la pandemia.
Vive a Tel Aviv ed insegna presso l’università Ben-Gurion del Negev.