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Bus a Tel Aviv, per la prima volta in servizio di sabato

La rivoluzione (silenziosa) nella città laica

Dopo un sondaggio, vari sistemi di car sharing e l’organizzazione spontanea tra associazioni per garantire collegamenti tra piccole città israeliane, Tel Aviv mette a punto la propria personale sperimentazione per offrire il servizio di trasporto pubblico durante lo shabat.

Una rivoluzione importante, finita addirittura nel manifesto del partito Blu Bianco, che racconta grossi cambiamenti della società israeliana. A cominciare da come è stata promossa l’iniziativa. Nessuna campagna, nessuna richiesta al governo centrale, bensì l’offerta di un servizio gratuito (una legge vieta qualsiasi servizio a pagamento non autorizzato dal governo) su sei linee di minibus che collegano le periferie più popolate della città.

Un successo: secondo i dati raccolti nel primo shabat, gli autobus sono stati utilizzati da 10mila persone, e il comune ha dovuto impiegare ulteriori mezzi per fare fronte alla domanda. Nel weekend successivo, alcuni minibus sono stati sostituiti da autobus e alcune linee sono state potenziate.


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