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Il lockdown: bellezza cercasi, in attesa di condivisioni future

Come vivere questo momento nel racconto di una studentessa

In un periodo così buio, tutti noi abbiamo cercato un po’ di bellezza. Serenità interiore che equilibrasse questo continuo sentimento di ansia e impotenza verso una situazione nuova quanto terribile. Ognuno ha vissuto e vive queste giornate di lockdown in modi diversi, ma la riscoperta della vita nelle sue più semplici sfaccettature sono sicura sia stata cosa comune a tutti noi.

Momenti: per sé, per la propria famiglia, per gli amici a quattro zampe… Profumi e sensazioni, la percezione della musica delle nostre giornate così lente ed incredibilmente soddisfacenti. O no. Giorni che si alternano, perché d’altronde ora più che mai proviamo emozioni profonde e difficili da comprendere e con cui convivere. Penso che noi giovani abbiamo una grandissima qualità, ovvero lo spirito di adattamento. È naturale che il cambiamento scombussoli noi quanto gli adulti, ma trovo che forse per curiosità verso la vita o semplicente per reazione istintiva ci sia più semplice lasciarci trascinare dalle novità, belle o brutte che siano. Accogliamo il cambiamento, chi più chi meno; siamo nuovi a tutto ed il desiderio di fare esperienze è grande ed affascinante. Adoro stupirmi, penso che smettere di stupirsi della vita equivalga a morire piano piano, esistendo senza vivere. Brutta aspettativa no? Invece intorno a noi è così pieno di bellezza e questo periodo più che mai ce l’ha fatta riabbracciare. Vecchi film con una cioccolata calda fumante, musica jazz, un buon libro, nuove ricette da sperimentare, un bagno caldo con le bolle… Momenti piacevoli, così tanto che ci fanno stupire di non viverli spesso!

Abbiamo riscoperto hobby abbandonati o conosciuto attività e passatempi nuovi, sentito amici e parenti lontani, che nella frenesia della quotidianità avevamo un pò trascurato e ci siamo sbizzarriti in piatti da veri chef! Anche chi di natura è di carattere più introverso, si è ritrovato a rimpiangere i momenti in compagnia e all’aria aperta, ma ho notato che più le settimane passavano e più non si sentiva la necessità impellente di incrementare la nostra vita sociale. Insomma, lo spirito di adattamento si è esteso sempre di più.

Sono stati mesi estremamente difficili e che ci hanno mandato in confusione, ma se all’inizio la solidarietà ed il sostegno verso il prossimo erano motto comune, adesso la gente è sempre più stanca ed arrabbiata ed alcuni sono arrivati a fare gesti folli, come manifestare in modo violento e senza rispettare le norme di sicurezza. Da questo punto di vista, la maggior parte dei giovani è stata la più ragionevole e anche grazie ai social è passato molto il messaggio di forza reciproca. Infatti molti influencers hanno condiviso contenuti di aiuto, sia per lo svago di coloro che li seguono ma anche annunci e passaparola di iniziative per chiunque avesse bisogno di sostegno psicologico. Siamo tutti amareggiati ma è bello vedere come tra di noi ci si aiuti a tenere su il morale e si abbia imparato ad ascoltare chi ha avuto più difficoltà. Siamo davvero fortunati, perché siamo i più forti, fisicamente ed emotivamente, continuiamo a studiare ed istruirci, ogni piccola cosa viene immagazzinata dentro di noi, pronta per essere tirata fuori all’occorrenza.

La gratitudine per la fortuna che abbiamo di essere vivi, ci porta a fare cose che ci facciano sentire vivi… Ora cose intime tutte per noi, ma con la speranza che presto, prestissimo, potremo condividerle con gli amici; nella folla di un concerto, in una partita allo stadio, ad una festa scalmanata.

Ghila Schreiber


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