Cultura
Alba, doppio appuntamento per i cento anni di Beppe Fenoglio

Un festival tra musica e storia

Beppe Fenoglio avrebbe compiuto cento anni. E per festeggiarlo il Centro Studi Beppe Fenogio in collaborazione con ANPI sezione di Alba, ha messo a punto il festival ËN-PÌ (Uno in più) a base di musica, storia  e letteratura ideato da Barbara Borra.
L’idea e il titolo del festival nascono da una riflessione sul messaggio di Beppe Fenoglio: l’uomo ha la responsabilità di combattere per l’umanità, sempre, un passo dopo l’altro, una parola dopo l’altra, e deve essere consapevole che la sua scelta è una presa in carico civile di cui deve rispondere a sé stesso, ai suoi contemporanei e soprattutto ai posteri. L’importante, secondo il partigiano Johnny, è che ne resti sempre uno o che ce ne sia sempre e ancora “uno in più”.

 

Barbara Borra (ufficio stampa)

Si comincia la sera di sabato 7 maggio alle ore 21.00 al Teatro Sociale G. Busca con lo spettacolo di Barbara Borra “La valigia. 20 mesi di lotta partigiana”.
Barbara, cantautrice e pianista, proporrà uno spettacolo originale di musica e teatro in anteprima assoluta. Tratto da una storia vera, un teatro concerto che attraverso canzoni originali in koiné piemontese, in inglese e in italiano e canti della Resistenza, racconta 20 mesi di lotta partigiana tessendo un filo rosso con la musica descritta da Fenoglio nei suoi libri e soprattutto attraverso le sue citazioni a cui liberamente si ispira. Sul palco con lei i musicisti Pier Renzo Ponzo, Giorgio Boffa, Lorenzo Arese, Omar Mrad, Michele Settimo e gli attori Michela Fattorin e Loris Mosca (Teatro di Tela).

Domenica 8 maggio la programmazione parte dal mattino (alle 9.30 da Piazza Rossetti 1) con una passeggiata urbana sulle strade delle memorie partigiane condotto dagli studenti albesi delle Scuole Superiori. A guidarli sarà il libro pubblicato dall’ANPI nella collana omonima, letto e raccontato dai nuovi “partigiani” della nostra città.
Alle 16.30 ci si sposta a Palazzo Mostre e Congressi con un appuntamento dedicato alla musica partigiana. Il volume “Nel segno di Fenoglio” di Angelo Bendotti (Associazione Editoriale Il filo di Arianna) farà da filo conduttore per un incontro con l’autore che insieme alla storica Chiara Colombini, all’etnomusicologo Jacopo Tomatis, al giornalista e scrittore Piero Negri Scaglione, alla direttrice del Centro Studi Beppe Fenoglio Bianca Roagna e al Presidente dell’ANPI Sezione Alba-Bra Enzo Demaria approfondirà la tematica della Resistenza e in particolare dei canti e della musica partigiana che emergono dalle parole dello stesso scrittore albese. L’incontro sarà moderato da Carlo Borgogno che insieme a Massimo Bergadano racconterà lo storico concerto dei CSI attraverso spezzoni originali.

Alle ore 21.00 sul palco del Teatro Sociale G. Busca sarà la volta del concerto di Ginevra Di Marco trio. Con la presenza della prima cantante dei CSI sarà impossibile non ripensare al memorabile concerto albese del Consorzio Suonatori Indipendenti. Tra le navate della Chiesa di San Domenico ad Alba il 5 ottobre 1996 i CSI di Massimo Zamboni e Giovanni Lindo Ferretti tennero uno spettacolo memorabile raccolto nel leggendario vinile “La terra, la guerra, una questione privata. Concerto in onore e memoria di Beppe Fenoglio”. Da quel giorno di fuoco di 26 anni fa si arriverà a celebrare il centenario fenogliano con Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli (anche lui membro storico dei CSI) insieme ad Andrea Salvadori. Straordinari musicisti che sapranno portare in scena la loro vita fatta di musica, Resistenza e storie da raccontare. A cominciare da quelle della loro carriera musicale, a partire dalla fine degli anni’80, quando Francesco Magnelli, tastierista fiorentino, già arrangiatore dei Litfiba, entra negli allora C.C.C.P. – Fedeli alla Linea, per poi entrare come membro dei CSI. Ed è con I CSI che esordisce giovanissima Ginevra Di Marco nel loro primo album “Ko de Mondo” e la sua voce accompagnerà quella di Giovanni Lindo Ferretti in tutti gli album del gruppo. Le sue qualità e la sua esperienza però sono proseguite anche oltre e nel corso della sua carriera Ginevra Di Marco è riuscita a crearsi un proprio spazio, come artista e cantante di grandissima qualità, attraversando repertorio originale, il percorso sulla musica popolare del mondo (l’album “La Rubia canta la Negra”- omaggio alla cantante argentina  Mercedes Sosa) e la canzone d’autore italiana, (con  l’album “Quello che conta”  dedicato a Luigi Tenco).

festival ËN-PÌ, Alba, 7 e 8 maggio


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