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Attentato alla sinagoga di San Diego

I fatti, le indagini e le prime reazioni all’ultimo gesto antisemita negli Stati Uniti

Un uomo di 19 anni ha fatto irruzione nella sinagoga chabad di Poway (San Diego, California), nell’ultimo giorno di Pesach. Una donna morta e tre feriti è il bilancio dell’attacco portato a termine da quello che secondo le prime indagini sembrerebbe essere un suprematista bianco senza precedenti penali ma noto alle autorità per le sue posizioni antisemite. Il nome del sospettato è John Earnest, uno studente della California State University. Secondo quanto noto fino ad ora le conseguenze dell’assalto avrebbero potuto essere ancora più gravi se l’arma semiautomatica di Earnest non si fosse inceppata.

Secondo Haaretz.com Il ragazzo, in stato di fermo presso la polizia di San Diego, avrebbe pubblicato online un manifesto razzista (un mese fa) e una lettera intrisa di odio e antisemitismo un’ora prima dell’attentato. La lettera fa riferimento a Brenton Tarrant, il killer autore della strage nella moschea di Christchurch in Nuova Zelanda, e alla carneficina del 27 ottobre 2018 nella sinagoga di Pittsburgh, Tree of Life. Il manifesto conterrebbe invece frasi ed espressioni razziste nei confronti di ebrei, musulmani, afroamericani, ispanici e femministe. “Ogni ebreo è responsabile del meticoloso e pianificato genocidio della razza europea” sarebbe una delle frasi contenute nella delirante missiva-manifesto. Che sempre secondo Haaretz.com fa anche riferimento ad una folle teoria cospirazionista molto popolare negli ambienti dell’estrema destra americana secondo cui ci sarebbe un piano ebraico per sostituire gli americani con immigrati provenienti da altre nazioni.

In queste ore polizia ed Fbi stanno esaminando i social del ragazzo per raccogliere elementi utili alle indagini.

Maggiori informazioni sulla dinamica di quanto accaduto nella Chabad di Poway vengono riportate dalla Cnn. Secondo il sito dell’emittente americana l’attentatore, che avrebbe agito senza complici, avrebbe chiamato il 911, svelato di essere l’autore dell’attacco e si sarebbe fatto arrestare senza opporre resistenza. Sempre la Cnn sostiene che la polizia di San Diego starebbe verificando l’eventuale responsabilità di Earnest nel tentato incendio di una moschea a Escondido, sempre in Califormia, il mese scorso. In relazione al gravissimo episodio il presidente americano Donald Trump ha lanciato un tweet di poche parole: “Il male deve essere sconfitto”.

Forward.com rivela altri dettagli relativi ai minuti successivi all’attacco: il rabbino Yisroel Goldstein, ferito alla mano durante lo Shabbat, ha voluto concludere il suo sermone prima di essere ricoverato in ospedale, racconta Helen Chernikoff. “Non ha lasciato il suo posto, ha continuato parlare cercando di rassicurare e tranquillizzare tutti i presenti” scrive il New York Post a proposito di Goldstein che, a causa delle ferite riportate, rischia di perdere l’indice della mano destra.

newshub.co.nz riporta invece un post pubblicato da Goldstein su Facebook nelle ore successive alla strage nella moschea neozelandese: “Riguardo a quello che è successo è nostro dovere dire con chiarezza che si tratta di un atto di pura malvagità. La vita è preziosa, ogni essere umano è stato creato a immagine e somiglianza di Dio”.

L’agenzia Ansa riferisce infine quanto dichiarato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu nel porre le sue condoglianze ai parenti delle vittime: “Si tratta di un colpo inferto al cuore del popolo ebraico. La comunità internazionale deve rafforzare gli sforzi nella lotta all’antisemitismo”.

Gianni Poglio

Giornalista, autore, critico musicale. Dopo numerose esperienze radiofoniche e televisive, ha fatto parte della redazione del mensile Tutto Musica e del settimanale Panorama (Mondadori). Conduttore dii talk show per Panorama d’Italia Tour, con interviste “live” ai protagonisti della musica italiana e di dibattiti tra scienza ed intrattenimento nell’ambito di Focus Live, ha pubblicato per Electa Mondadori il libro “Ferdinando Arno Entrainment”


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