Era il 19 marzo del 1962 quando nei negozi americani apparve il primo disco del più grande cantautore di sempre: 2 canzoni inedite e 11 cover. Da riscoprire…
Quattrocento dollari per tre giorni in studio di registrazione. Queso il costo del primo leggendario e omonimo album del più importante cantautore di tutti i tempi, autore di brani impressi per sempre nella storia della musica, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 2016 “per aver creato una nuova espressione poetica nell’ambito della tradizione della grande canzone americana”.
Bob Dylan, pubblicato il 19 marzo 1962,disco contiene solo due canzoni scritte dal poeta di Duluth (la città natale di Dylan in Minnesota), il resto del disco presenta cover di di artisti che avevano anch’essi inciso per la sua stessa casa discografica, la Columbia. Il primo passo di una carriera fatta di decine di album e migliaia di concerti in ogni parte del mondo.
Talkin’ New York è uno dei due pezzi inediti presenti nel disco: il brano è un flashback dal giorno del suo arrivo a New York fino al primo accordo di chitarra in studio di registrazione. Si racconta che dopo le sue prime esibizioni nei club della Grande Mela, Dylan passasse tra il pubblico con un cestino per raccogliere offerte.
Francesco Guccini nel suo primo disco, Folk Beat n.1 inserì un brano intitolato Talkin’ Milano, basato proprio su su Talkin’ New York. L’altro pezzo composto da Dylan per il disco d’esordio è Song To Woody, espressamente dedicata ad una delle figure culturali di riferimento per Dylan, ovvero Woody Guthrie un’icona del folk americano e della canzone di protesta.
Ta le cover presenti nell’album di Dylan, In my time of dying, in organ un gospel tradizionale composto all’incirca nel 1920. La canzone portata alla fama dalla reinterpretazione di Dylan venne ripresa anche dai Led Zeppelin che la trasformaron0 in una suite di 11 munti nel disco Physical Graffiti.
L’altra cover famosa del disco è The House Of The Rising Sun, una canzone folk tradizionale di inizio Novecento che racconta di una vita andata male a New Orleans. La versione più nota del pezzo è quella incisa nel 1964 dagli Animals di Eric Burdon che grazie a The House Of The Rising Sun conquistarono il primo posto nelle classifiche inglesi ed americane.