Cultura
David Drainman: dovevo fare il cantore, ma sono un cantante Heavy Metal

Il frontman della band americana Disturbed si racconta e annuncia la prima data in Israele

“Shalom, we are Disturbed and we will be at Rishon Lezion’s Live Park on July 2nd”. Così, con poche parole, pronunciate in ebraico, in un video postato su Facebook, i Disturbed, una delle metal band più influenti del mondo, ha annunciato la sua prima data in Israele. Poche parole pronunciate dal frontman David Drainman, raccontando la sua identità ebreica: “Israele è un luogo magnifico, che pulsa di spiritualità, un posto molto diverso da come viene raccontato attraverso gli stereotipi dei media ostili” ha dichiarato il vocalist, aggiungendo che i nonni di sua madre sopravvissero al campo di concentramento di Bergen-Belsen. La sua voce incisa in un podcast può essere ascoltata al The United States Holocaust Museum insieme a quelle di altre celebrità e studiosi che hanno preso posizione nei confronti dell’antisemitismo.

Drainman, che nelle intenzioni dei genitori avrebbe dovuto diventare un Hazan, un cantore sinagogale, è dal 1994 il cantante di una heavy metal band americana di enorme successo (cinque dei sette album del gruppo hanno debuttato al primo posto negli Stati Uniti) che ha un grande seguito in Europa e naturalmente in Israele. Tra i pezzi forti della loro carriera, paradossalmente, visto il genere musicale a base di chitarre elettriche distorte, c’è una toccante versione del classico di Simon & Garfunkel, The sound of silence.

Un altro dei brani simbolo dei Disturbed è Never again, una canzone dedicata all’Olocausto, una dura presa di posizione nei confronti dei negazionisti.

“Sono orgoglioso delle mie origini, della mia fede, della mia famiglia. Lo sostengo da sempre senza tirarmi indietro se qualcuno mi attacca” racconta. Famosa la polemica sorta con Roger Waters dei Pink Floyd che durante il Tour di The Wall da solista fece apporre una Stella di Davide su un enorme maiale volante che faceva parte della coreografia dello show. “La libertà di espressione di Waters non è in discussione” ha dichiarato Dreinman, “quello che contesto è aver impresso la stella su quel maiale che è un simbolo di avidità e tirannia” spiega.

“Tra i primi fan dei Disturbed c’era uno skinhead”  ha raccontato a tabletmag.com “con una svastica tatuata sul braccio. Lo incontravamo di frequente alla fine dei concerti e spesso gli “scappavano” commenti infelici oltre che inaccettabili su neri ed ebrei. Quando gli feci presente le mie origini, rimase scioccato e disse: credo di essere vittima di assurdi pregiudizi. Pochi giorni dopo si fece cancellare il tatuaggio e progressivamente si allontanò dagli skinhead e della loro cultura razzista”.

Gianni Poglio

Giornalista, autore, critico musicale. Dopo numerose esperienze radiofoniche e televisive, ha fatto parte della redazione del mensile Tutto Musica e del settimanale Panorama (Mondadori). Conduttore dii talk show per Panorama d’Italia Tour, con interviste “live” ai protagonisti della musica italiana e di dibattiti tra scienza ed intrattenimento nell’ambito di Focus Live, ha pubblicato per Electa Mondadori il libro “Ferdinando Arno Entrainment”


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