Cultura
Festa del libro ebraico, un ricco programma con sorpresa

Tre giorni di incontri e workshop per parlare di narrativa contemporanea, tra romanzi e graphic novel. Con un finale da Pulitzer

Sarà la fumettista Rutu Modan a inaugurare la 13esima edizione della Festa del Libro Ebraico, in programma a Ferrara da giovedì 15 a domenica 18 settembre. Organizzata dal Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, la manifestazione ruoterà quest’anno intorno a due temi, quello del rapporto tra l’ebraismo e l’immagine e quello del rinnovamento. La partecipazione dell’artista israeliana contribuirà a una riflessione su “questioni identitarie, necessità di autorappresentazione e sul potente equilibrio tra parole e disegni”. Queste ultime, sottolinea il direttore del Meis Amedeo Spagnoletto, sono “un’accoppiata che oltre a divertire e intrattenere permette spesso di esprimere l’ineffabile”.

Rutu Modan. Foto Hanan Assor

Il primo incontro con la Modan, tra le firme più apprezzate nel campo del fumetto contemporaneo, che giovedì dialogherà con l’illustratore e storyteller Emanuele Rosso, mentre venerdì terrà una masterclass gratuita, ripercorrerà la propria carriera per approfondire il ruolo della graphic novel come strumento particolarmente efficace per raccontare l’attualità. Dialogando con Rosso, l’artista svelerà alcune iniziative che la vedono impegnata da protagonista assieme alla Biblioteca Nazionale di Israele, mentre il giorno dopo si rivolgerà a illustratori, fumettisti e appassionati di fumetti spiegando le tecniche per sceneggiare una graphic novel.

Karen David

Sempre di storie disegnate si parlerà anche nel doppio appuntamento riservato alle scuole di venerdì mattina. Presso il giardino e nell’aula didattica del Meis i ragazzi parteciperanno a un laboratorio curato da Roberta Favia dedicato al fumetto Le parole possono tutto (Il Castoro) di Silvia Vecchini con le illustrazioni di Antonio “Sualzo” Vincenti. Ai più giovani sarà dedicato anche l’incontro organizzato in collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah di Roma, promotore dell’iniziativa Social Book Club. Nel giardino del Museo gli studenti del liceo Ariosto incontreranno Keren David, autrice di Le cose che ci fanno paura (Giuntina), libro selezionato per il Premio Strega Ragazze e Ragazzi, che narra una storia di amicizia contro il razzismo. Aperta a tutti sarà invece la presentazione, organizzata sempre per venerdì mattina in collaborazione con CoopAlleanza 3.0, del libro su cibo, religione e norme alimentari Ricette e precetti (Giuntina) della studiosa di ebraismo e artista Miriam Camerini.

Le immagini, anche se questa volta provenienti da un passato remoto, torneranno protagoniste nel pomeriggio della stessa giornata con la presentazione dell’edizione in facsimile del prezioso manoscritto illustrato Meshal ha-Qadmoni. Questo piccolo codice di favole antiche, riccamente corredato da scene vivaci e colorate e copiato nel 1483 a Brescia in una calligrafia ebraica ashkenazita, sarà commentato dai curatori Pier Francesco Fumagalli della Veneranda Biblioteca Ambrosiana e Anna Linda Callow in dialogo con il professore Saverio Campanini dell’Università di Bologna.

Herzog & de Meuron

Si resta in tema di miniature, manoscritti, libri antichi e non solo anche domenica con la presentazione in anteprima della nuova sede della Biblioteca Nazionale di Israele, che sarà completata a breve a Gerusalemme vicino alla Knesset su progetto dello studio svizzero Herzog & de Meuron. Il complesso architettonico, illustrato al pubblico di Ferrara da Caron Sethill, programme manager – Europe della Biblioteca, ospiterà tutte le attività e i tesori dell’importante istituzione, dai manoscritti di Isaac Newton a opere del rabbino e medico Maimonide, dagli archivi personali del filosofo Martin Buber alle lettere di Franz Kafka, oltre a documenti che raccontano secoli di storia ebraica.

Nel corso della stessa giornata si terrà anche un omaggio a Primo Levi. Si partirà con una riflessione sul rapporto tra immagini e parole nel dialogo moderato dalla giornalista Caterina Doglio tra Una stella tranquilla. Ritratto sentimentale di Primo Levi di Pietro Scarnera (Coconino Press) e Il chimico libertino di Fabrizio Franceschini (Carocci). Sarà poi la volta della nuova edizione della raccolta di racconti Storie naturali (Einaudi) presentata dai curatori Domenico Scarpa e Martina Mengoni, il presidente della casa editrice Giulio Einaudi editore Walter Barberis e lo scrittore e chimico Marco Malvaldi.

La relazione tra passato e presente, cambiamento e riscoperta di ciò che si credeva superato porta al secondo filo conduttore di quest’anno, il rinnovamento. Il tema è stato scelto in omaggio alla Giornata Europea della Cultura Ebraica, in programma per domenica 18 e di cui Ferrara è quest’anno città capofila nazionale. “Rinnovare significa cambiare – spiega Spagnoletto – ma anche rendere diverso qualcosa che si aveva già, persino ritornare ad apprezzare idee e credenze che si erano messe da parte perché frettolosamente etichettate come superate. Significa darsi la possibilità di migliorare quindi rispettare sé stessi e l’ambiente che ci circonda, e perché non farlo allora con la lettura di un libro!”.

Joshua Cohen. Foto Beowulf Sheehan

Le riflessioni sul cambiamento e quindi, inevitabilmente, sull’identità saranno alla base dell’imperdibile evento che chiuderà l’edizione 2022 della Festa del Libro Ebraico. Domenica alle 18 sarà così la volta dello scrittore Joshua Cohen, autore di I Netanyahu. Dove si narra un episodio minore e in fin dei conti trascurabile nella storia di una famiglia illustre (Codice). Vincitore del Premio Pulitzer 2022, il romanzo parte dalla storia del padre di Benjamin Netanyahu, Benzion, per dare corso a una riflessione dissacrante e ironica sulla storia, sui conflitti culturali e religiosi degli ebrei americani e sulla vulnerabilità dei discorsi identitari. L’autore sarà introdotto dalla scrittrice Claudia Durastanti, che ne ha curato la traduzione, come di tutti gli altri libri dell’autore pubblicati in Italia.

Camilla Marini
collaboratrice

Camilla Marini è nata a Gemona del Friuli (UD) nel 1973, vive a Milano dove lavora da vent’anni come giornalista freelance, scrivendo prevalentemente di cucina, alimentazione e viaggi. Nel 2016 ha pubblicato la guida Parigi (Oltre Edizioni), dove racconta la città attraverso la vita di otto donne che ne hanno segnato la storia.


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