Cultura
Ibo Omari, l’uomo che trasforma le svastiche in disegni per bambini

Una piccola rivoluzione gentile e ironica contro l’odio

 

Questa immagine ha fatto il giro del mondo. E ora è il simbolo della lotta al nazismo in Germania. Grazie a un’idea, semplice quanto efficace, di un writer.

Succede a Berlino. E lui, Ibo Omari, era veramente stufo. Stufo di vedere svastiche e simboli del nazismo imbrattare i muri del suo quartiere. Non sopportava di sottostare all’odio e di vederselo sbattuto in faccia ogni momento, quasi gridasse dai muri delle case. Non è quella la Berlino che vuole. Non è quella la Berlino in cui vivere. Così, un po’ più di due anni fa, ha cominciato la sua lotta antinazista in versione artistica. Gli strumenti erano i suoi: Ibo è il titolare di un negozio di colori, riferimento per i writers in zona Schoeneberg. Armato di bombolette, ha reso le svastiche zanzare, coniglietti, gufi, baci appassionati, cubi di Rubik, finestre…

“C’era una grossa svastica nel parcogiochi del quartiere”, ha raccontato Ibo Omari in un’intervista, “e con un amico abbiamo deciso di cancellarla. Poi, il giorno dopo, sono venute delle guardie in negozio per avvisarmi che ne era spuntata un’altra”. Così ha cominciato la sua opera sempre più capillare, fino a fondare un vero e proprio movimento di artisti di strada, #PaintBack, promosso dall’associazione culturale di writers “Die Kulturellen Erben” (Patrimonio Culturale). E ora sono i proprietari delle case imbrattate a chiedere l’intervento dei writer anti nazisti.

La spinta gentile. Una versione da street art del nudge, quella spinta gentile, appunto, teorizzata dall’economista Richard Thaler e dal giurista Cass Sunstein, necessaria a farci prendere decisioni corrette, ad aggiustare il tiro nella nostra esistenza. E forse, anche in quella della cittadinanza europea. Omari ormai è noto in tutto il mondo per le sue creazioni e a Torino è stato anche invitato a tenere un workshop sulla sua arte.

 


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