Cultura
Il caso di Campagna

In un libro la storia di un campo di internamento, quello di Campagna, vicino a Salerno, dove i cattolici hanno soccorso gli ebrei

“Cattolici in soccorso di ebrei. I Palatucci, Pio XII e il caso di Campagna”. Gli autori di questo volume, attraverso una vasta e approfondita ricerca, offrono uno sguardo inedito su una vicenda umana e civile, osservando da vicino alcune modalità d’intervento con cui sono stati salvati degli ebrei da parte di cattolici, così come recita il
titolo. In particolare le figure analizzate sono quelle di Giuseppe Maria Palatucci, vescovo a Campagna dal 1938 al 1961, e suo nipote Giovanni Palatucci, vice commissario e responsabile dell’ufficio stranieri presso la questura di Fiume, poi questore reggente da febbraio 1944 a settembre dello stesso anno, figura di spicco sullo sfondo degli spinosi episodi delle deportazioni di ebrei avvenute in quegli stessi anni.

All’interno di una scrupolosa analisi documentaria, viene interpretata la loro opera anche alla luce delle vicende belliche e post belliche, opera, come anticipato, prevalentemente tesa alla salvezza di vite umane.
Il volume si compone di una serie di interventi che analizzano anche le relazioni tra la Diocesi di Campagna e la Segreteria di Stato Vaticana, riportando varie testimonianze e documenti che attestano il ruolo significativo svolto in favore degli internati ebrei che hanno trovato la salvezza a Campagna. In questo contesto è inoltre presente anche la figura di Pio XII, che emerge nello scenario di un “asse Fiume-Campagna” trasversalmente ai contatti con la Santa Sede.
L’ampia documentazione fornita a cura degli autori guida il lettore nel fare luce su alcuni aspetti dell’operato di Giovanni Palatucci nel periodo della sua reggenza alla questura di Fiume. Le fonti storiche hanno sempre evidenziato il ruolo fondamentale che egli ha avuto nel mettere in salvo un gran numero di ebrei, attraverso una serie di azioni che sono dettagliatamente descritte nelle pagine del libro, attestate da documenti dell’epoca. Il suo
operato è stato ampiamente riconosciuto negli anni, tanto da riconoscerlo come “Giusto tra le Nazioni”, tuttavia non sono mancate le ombre di una recente revisione storiografica che hanno “macchiato” la sua figura, nel contesto di una serie di pretestuose affermazioni da parte di un gruppo di studiosi del Primo Levi Center di New York.
In realtà come ben spiega Matteo Luigi Napolitano, uno dei due curatori del volume, nel suo saggio intitolato Nemico del Reich: Giovanni Palatucci e la Questura di Fiume fra il 1943 e il 1944, le ipotesi avanzate dai ricercatori del Centro Primo Levi di New York vengono smentite dalla fitta documentazione che con rigore scientifico e metodico è stata presentata nel volume di cui si sta parlando.

A dare ancora evidenza all’operato di Giovanni Palatucci e dello zio Vescovo di Campagna, l’intervento di Marcello Naimoli, l’altro curatore del volume e direttore del Museo della Memoria e della Pace di Campagna.
Naimoli approfondisce con cura minuziosa la storia del campo di internamento di Campagna e i vari interventi fatti per la sua musealizzazione, dove furono condotti ebrei provenienti dall’Italia e dall’Europa. Oggi il Museo della Memoria sorge negli stessi ambienti in cui era stato istituito il campo di internamento, qui gli ebrei internati hanno trovato la salvezza, sia per la pacifica accoglienza dei campagnesi, sia per l’operato dei Palatucci.
Cattolici in soccorso di ebrei è un lavoro documentaristico scritto da più storici che fornisce al lettore dettagli e rivelazioni utili a far luce su una vicenda che ancora suscita grande interesse.

Eirene Campagna
collaboratrice

Classe 1991, è PhD Candidate dello IULM di Milano in Visual and Media Studies, cultrice della materia in Sistema e Cultura dei Musei. Studiosa della Shoah e delle sue forme di rappresentazione, in particolare legate alla museologia, è socia dell’Associazione Italiana Studi Giudaici.


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