Cultura Cibo
Il menù di Tu Bishvat

Quattro idee da preparare per festeggiare il Capodanno degli alberi

In occasione del Capodanno degli alberi è consuetudine mangiare i frutti delle sette spiecie indicate nella Torah, grano, orzo, uva, olive, melograni, datteri e fichi. Ingredienti ad alto valore simbolico (le olive rappresentano la vitalità e la luce dell’ulivo, il grano, rappresentato con la farina è il simbolo di purezza in quanto privo di involucro, il dattero la cui miele dolce è sempre un buon auspicio e l’uva, rappresentata nel vino rosso e bianco, ricorda l’esuberanza della primavera) con cui si possono preparare piatti dolci e salati piuttosto interessanti. Ecco qui una sorta di menù composto da una selezione di proposte dalla Rete.

Il primo – Un Ragù di noci
sperimentato dal creativo duo Benedetta Jasmine Guetta e Manuel Kanah del blog Labna.it

Tempo di preparazione: 
Tempo di cottura: 
Tempo totale: 
Ingredienti
  • 800 g di polpa di pomodoro a cubetti
  • acqua o brodo vegetale q.b.
  • 3 spicchi di aglio
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 1 cipolla bianca tritata
  • 3 cucchiai di concentrato di pomodoro
  • 600 g di gherigli di noce
  • 1 grattatina di noce moscata
  • olio extravergine d’oliva q.b.
  • sale e pepe q.b.
  • 1 bicchiere di vino rosso
Procedimento
  1. In una pentola antiaderente fate un bel soffritto di aglio e cipolla tritati con poco olio d’oliva (le noci sono abbastanza oleose).
  2. Tritate le noci grossolanamente, al coltello o rompendole con le mani, ed aggiungetele al soffritto.
  3. I pezzettini di noce dovrebbero avere più o meno la dimensione irregolare della carne trita nel ragù tradizionale.
  4. Tostate le noci in padella per qualche minuto, mescolando frequentemente per non farle bruciare, poi sfumate col vino.
  5. Quando il vino è evaporato, aggiungete pelati, concentrato e spezie, più due bei bicchieri d’acqua o brodo.
  6. Fate sobbollire il sugo coperto, a fuoco basso, per un’ora e mezza circa, poi aggiustate di sale e pepe.
  7. Tenete il sugo in caldo fino al momento di condirci la pasta: quando è il momento, saltate la pasta a fuoco vivace per un paio di minuti e servite.

 

Il secondo – L’insalata di cavolo rosso e uvetta
dal sito Miriam in cucina (miriamincucinacom)

Ingredienti

  • Un Cavolo rosso piccolo
  • Una mela
  • Una manciata di noci
  • una manciata di uvette
  • 100 gr di feta
  • Sale
  • Olio

Preparazione

Tagliate il cavolo rosso a listarelle e tutti gli ingredienti a cubetti e mescolate… condite con sale ed olio.

Dolci – Un riso ai frutti e i datteri ripieni

Il Riso delle sette primizie (dal sito La cucina di qb)

Di origine uzbeka, è il tripudio della dolcezza: una corona ricca di frutta secca e noci.

Ingredienti

350 gr riso basmati, 50 gr uvette, 40 gr zucchero di canna, 30 gr mirtilli secchi, 4 datteri, 8 albicocche secche e 4 prugne secche (tagliate i quarti), 4 fichi secchi, 50 gr gherigli di noci, 40 gr cedrini o zenzero candito, 250 ml latte di cocco.

Procedimento

Lessare il riso basmati e mescolarlo bene con le uvette e lo zucchero.

Ricoprire con della carta forno bagnata e strizzata uno stampo di alluminio dal diametro di 22 cm, disporre la frutta disegnando un fiore e sul bordo i gherigli interi.

Versare la metà del riso pressandolo bene e continuare con la frutta rimanente. Terminare con il riso, versare il latte di cocco in modo che inumidisca uniformemente il composto, pressare ancora un po’, coprire con un foglio di alluminio e cucinare per 20′ nel forno già caldo a 180°.

Sfornare, capovolgere il dolce sopra il piatto di portata e servirlo ancora tiepido.

 

Datteri ripieni (Spesso si preparano anche a Pesach, dal sito morasha.it)

Ingredienti

Datteri freschi (25), ricotta (4 cucchiai), uvetta (2 cucchiai), pinoli (2 cucchiai), buccia di arancia grattata (2/3 cucchiai), zucchero ( 2 cucchiai).

Tempo di preparazione: 40 minuti

Prearazione:

Tagliare i datteri a metà e togliere il nocciolo; in una zuppiera mescolare la ricotta con lo zucchero ed aggiungere gli altri ingredienti.

Porre un cucchiaino dell’impasto in ogni dattero e richiuderlo.

 


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