Cultura Libri
Joi Extra: cinque libri tra Turchia e popolo curdo

Quattro saggi e un libro reportage tra storia e attualità

Cinque titoli per approfondire la storia del popolo curdo e quella della Turchia, per cercare di capire cosa succede in quella parte di mondo, così vicina e così lontana insieme.

Curdi a cura di Antonella De Biasi con i contributi di Giovanni Caputo, Kamal Chomani e Nicola Pedde, Rosenberg&Sellier. Parlare di popolo curdo significa parlare di 35 milioni di persone (la quarta etnia mediorientale dopo arabi, persiani e turchi) che vivono in uno spicchio di mondo senza un proprio stato, sperimentando sistemi di governo democratico dal basso. Significa anche parlare di identità transnazionale, di relazioni complesse con i paesi limitrofi e con gli Stati Uniti. Significa parlare di diaspora e di “curdità”. Ad analizzare tutto questo è la giornalista Antonella De Biasi che si avvale dei contributi di Nicola Pedde, direttore dell’Institute for Global Studies, esperto di relazioni politiche iraniane, Giovanni Caputo, studioso del “popolo che non c’è”, ha illustrato la situazione nelle aree curde in Siria fino all’occupazione turca di Afrin e Kamal Chomani, giornalista freelance curdoiracheno, ha narrato con passione i rapporti interni alla sua comunità.

 

 

Risultati immagini per Erdogan e il suo partito. AKP. Tra conservatorismo e riformismo di Valeria Giannotta, Castelvecchi

Erdogan e il suo partito. AKP. Tra conservatorismo e riformismo di Valeria Giannotta, Castelvecchi. L’autrice di questo libro è tra le maggiori esperte della politica turca e dell’AKP. Docente alle unversità di Ankara e Instanbul, per la sua obiettività di analisi, nel 2017 è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere di Italia dalla Presidenza della Repubblica italiana. E questo libro è una lettura fondamentale per conoscere Erdogan e capire le ragioni della Turchia.

 

 

 

 

 

Rojava una democrazia senza statoRojava una democrazia senza stato, autori vari, Eleuthera. Il libro presenta diversi punti di vista sull’esperienza del Rojava e sulla visione politica del leader Abdullah Öcalan, passato dal marxismo ortodosso al cosiddetto confederalismo democratico ispirato alla filosofia di Murray Bookchin. Pubblicato nel 2017, racconta di come, all’interno di un conflitto brutale, questa realtà abbia sperimentato forme di democrazia diretta e un’organizzazione sociale non statale, in grado di proporre un modello antagonista ai regimi sia dittatoriali sia teocratici.

 

 

 

 

L’assassino della città delle albicocche, di Witold Szabłowski, Keller. Un viaggio nella Turchia contemporanea accompagnati da un coro polifonico di voci e profumi di albicocca. Un libro reportage dell’autore che la stampa internazionale ha definito come il nuovo Kapuściński, che, tra indagine storica e analisi del presente, tratteggia il volto di un paese a cavallo tra Oriente e Occidente, presente e passato, Islam e islamofobia, conservatorismo e modernità. Pluripremiato, arriva in libreria il 26 ottobre.

 

 

 

 

 

Risultati immagini per Kurdistan, la nazione invisibile, Stefano M. Torelli, Mondadori

Kurdistan, la nazione invisibile, Stefano M. Torelli, Mondadori. Una raccolta di saggi di autori internazionali raggruppati sotto la curatela dell’ISPI e pubblicata nel 2016, si rivela utile e ben concepita per fornire al lettore un primo quadro della “questione curda” e delle istanze del popolo senza stato.


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