Joi with
Free Community Aperitivo: una serata milanese con JOI, Masa e BJSA

Tutto sull’aperitivo organizzato domenica 27 ottobre da JOI, Masa Italia e BJSA. Per conoscere e farci conoscere, raccontarci e ascoltare racconti

Sessanta persone, arrivate a scaglioni di due, tre, quattro per volta. In pochissimo tempo il gruppo è cresciuto senza che ce ne accorgessimo e il grande spazio riservato per noi improvvisamente appare quasi piccolo. All’inizio è meno facile riconoscersi. Persone che entrano, indugiano sulla soglia. Quelli cercano noi, hanno proprio la faccia, andiamo. Ciao, siete qui per l’aperitivo JOI – Masa – BJSA? E a volte ci prendi, a volte no. Poi, passata la prima ventina di persone, trovarsi diventa naturale.

Siamo il grande gruppo vociante in fondo a sinistra, impossibile sbagliare. Ci presentiamo, raccontiamo delle nostre realtà, troviamo parole in inglese ed ebraico per spiegare JOI. No, non JOY con la “ipsilon”, ma con la “i”, perché sta per Inclusive, ora ti passo tutti i contatti. Ci assicuriamo che tutti abbiano preso da bere e da mangiare. Il ritmo delle conversazioni si accelera, le voci si sovrappongono, bisogna parlare con più gente possibile. Ogni tanto qualche nuova testa si affaccia e allora riprendi da capo.

A rispondere al nostro invito sono stati soprattutto studenti: italiani e israeliani, di diverse facoltà, divisi tra le università di Milano e di Pavia; e anche giovani milanesi, di nascita e d’adozione. Qualcuno da poco in città per iniziare un nuovo lavoro. Qualcun altro perché lo sta cercando. Chi è appena arrivato da Israele e chi sta per tornarci. Chi è senza programmi, zorem, scorre come il fiume come si dice in ebraico: “Mi fermo qui finché mi piace Milano”.

Raccontiamo JOI, la sua nascita e crescita come sogno di apertura, di aria nuova, di fare rete; JoiMag, il nostro contenitore polifonico di attualità, cultura, curiosità; i progetti di impegno solidale e culturale a cui stiamo lavorando e per cui servono persone con passione e idee. La “JOICommunity” deve crescere. Qualcuno è più propositivo e pratico, a me piace questo, sarei disponibile per quell’altro, qualcun altro cerca ancora il suo posto, ascolta con interesse, senza prendere impegni; ma per tutti è fuori di dubbio, dobbiamo scambiarci i contatti, riprendere il discorso, dobbiamo rivederci. È bella questa serata, le organizzate spesso?, ci chiedono. In realtà, rispondiamo, è la prima di questo tipo. Ma alla stessa domanda vogliamo poter rispondere presto: “Sì, siamo un gruppo che fa molte cose insieme. Ecco, guarda, questo è quello che stiamo realizzando ora. Possiamo contare anche su di te?”.

Silvia Gambino
Responsabile Comunicazione

Laureata a Milano in Lingue e Culture per la Comunicazione e la Cooperazione Internazionale, ha studiato Peace & Conflict Studies presso l’International School dell’Università di Haifa, dove ha vissuto per un paio d’anni ed è stata attiva in diverse realtà locali di volontariato sui temi della mediazione, dell’educazione e dello sviluppo. Appassionata di natura, libri, musica, cucina.


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