Cultura
JTalks, intervista a Valeria Milano del Keren Kayemeth LeIsrael

Per l’undicesima puntata di JTalks Streaming Edition parla il KKL. Una piccola anticipazione in questo articolo, prima del live alle ore 16

Per l’undicesima puntata di JTalks Streaming Edition, Joi con l’assessorato giovani della comunità ebraica milanese propone, in collaborazione con Mada Advances, un incontro a più voci con il KKL Italia in cui interverranno diversi membri dell’organizzazione e il direttore Navè Arieli.  Valeria Milano ci regala qualche piccola anticipazione del talk. L’appuntamento live è come sempre su Zoom e Facebook, alle ora 16 di oggi.

Il Keren Kayemeth LeIsrael è la più antica organizzazione per l’ecologia al mondo: quest’anno conta 119 anni. Come nasce e quali erano gli scopi iniziali?
Il KKL da oltre un secolo opera a beneficio dello sviluppo, della bonifica e del rimboschimento della Terra di Israele. L’organizzazione nasce con lo scopo di acquistare terreni in Israele per il Popolo Ebraico. Durante il quinto Congresso Sionista a Basilea prende così vita il Fondo Nazionale Ebraico e nel 1909 in Israele viene fondato il primo kibbutz. Nel corso dei suoi 119 anni il KKL ha trasformato le vaste distese aride del deserto in terreno fertile, costruendo parchi, sentieri, strade sicure, polmoni verdi aperti ad attività adatte a tutta la popolazione, dai bambini agli adulti, sino ai portatori di handicap ai quali sono dedicati siti completamente accessibili. Il KKL ha piantato oltre 200 milioni di alberi, facendo di Israele l’unico paese al mondo ad avere oggi più alberi di quanti ne avesse un secolo fa.

Oggi che attività svolge il KKL in Israele? E in Italia?
Il KKL prosegue il suo impegno verso l’ambiente, oggi è leader nello sviluppo di tecnologie in molteplici settori: dall’agricoltura alla selvicoltura, dalla ricerca scientifica alla lotta alla desertificazione, sino al trattamento e allo sfruttamento delle risorse idriche.
Il KKL Italia Onlus è la Fondazione, legalmente riconosciuta in Italia, che ha lo scopo di perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale e ambientale: la tutela dell’ambiente e della natura in tutte le sue forme, animali e vegetali, promuovendo e attuando studi, ricerche e raccolte fondi finalizzati ad obiettivi specifici, incluso il compito di trasmettere alle nuove generazioni i valori universali legati al rispetto del verde e del territorio. Dal punto di vista sociale, poi, per noi è fondamentale lo scambio delle conoscenze e del know-how e la collaborazione con le istituzioni italiane. Lo scorso ottobre abbiamo piantato nella Foresta presidenziale di Tzorà, vicino Gerusalemme, un bosco dedicato alla memoria dei magistrati italiani assassinati dalle organizzazioni terroristiche e criminali.

Dando uno sguardo al futuro, che programmi ci sono per l’organizzazione?
Oggi in Israele esiste un grande divario economico tra il centro del paese e le regioni periferiche. Per far fronte a questo problema, il KKL ha lanciato il progetto “Israele 20–40” con l’obiettivo di rafforzare Galilea e Negev, attraverso la promozione dell’insediamento di un milione e mezzo di nuovi residenti giovani e istruiti, nella convinzione che le aree periferiche siano la nuova forza dello Stato di Israele. Abbiamo stretto accordi con le istituzioni accademiche e abbiamo già istituito alcune borse di studio e costruito Centri di eccellenza – KKL House of Excellenceper giovani studenti, uno dei quali si trova a si trova a Nazareth Illit.


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