Cultura
Milano, gay pride 2019: una sfilata per i diritti umani

Il corteo milanese all’insegna del rispetto. Di ogni diversità

«La cosa bella del Pride è l’attenzione a tematiche non solo dei diritti Lgbt+, ma dei diritti umani in generale – ha detto ieri Luca Paladini, fondatore dei Sentinelli di Milano, – i fatti di cronaca di queste ore riportano un capovolgimento della realtà, chi aiuta viene messo sotto accusa, anche noi Sentinelli abbiamo appeso sul carro dei cartelloni in onore dei valori portati dalle persone della Sea watch».

Siamo a Milano, il 29 giugno, al gay pride che ha visto sfilare circa 300mila persone. Proprio perché ha unito battaglie diverse, all’insegna dei diritti di tutti.

E infatti ad aprire la manifestazione milanese di ieri è stato il carro dei migranti, presente per la prima volta, con una banda color oro per ricordare chi fugge dai paesi in cui la comunità Lgbt è duramente discriminata.

Lo stesso giorno hanno manifestato per i dirtti civili, per i diritti umani, in India, Messico e a Barcellona, mentre a New York si sono i celebrati i 50 anni di Stonewall, là dove tutto è cominciato.


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