Cultura
Partigiane: un graphic novel

Un tributo vibrante e necessario a queste donne straordinarie. Scritto da Stefano Catone, Serena D’Angelo e Amalia Perfetti con le illustrazioni di Manuela Mapelli

Il riconoscimento del valore delle donne partigiane durante la Resistenza italiana è stato un processo graduale e complesso, spesso poco centrale nella ricostruzione degli accadimenti di quegli anni. Ma il loro contributo non si ferma alla Resistenza partigiana, basti pensare alle venti donne elette nell’Assemblea instituita per scrivere la Costituzione. Dunque, oltre al ruolo svolto durante la Seconda Guerra Mondiale, le donne partigiane sono state protagoniste anche nel processo di ricostruzione del Paese e nella costruzione di una nuova Italia democratica. Negli anni successivi alla guerra e nel corso del movimento femminista emergente, c’è poi stato un crescente interesse per le loro storie ed esperienze, tanto che il loro ricordo è stato gradualmente integrato nei racconti storici più ampi sulla Resistenza, grazie al lavoro di storici, studiosi e attivisti che hanno lavorato per recuperare e trasmettere le loro testimonianze.

Quella che ci troviamo oggi tra le mani è un’opera insolita, dalla forte carica emotiva, che racconta attraverso la voce di alcune delle protagoniste della Resistenza italiana, e lo fa avvalendosi anche del tratto delicato e deciso di una illustratrice. E così, agli studi storici più significativi sul tema si somma una graphic novel, pubblicata nel 2023 e intitolata proprio “Partigiane”, attraverso cui gli autori Stefano Catone, Serena D’Angelo, Amalia Perfetti e l’illustratrice Manuela Mapelli, intendono far immergere completamente il lettore nelle storie avvincenti e illuminanti di donne straordinarie che hanno lasciato un’impronta indelebile sulla storia della Resistenza italiana e che, dopo il 25 aprile, hanno continuato a fare grandi cose per la Repubblica.

Le esperienze delle nostre protagoniste vengono narrate attraverso le loro voci, i loro racconti che gli autori scelgono di riportare in prima persona, a cui si aggiunge il tratto avvolgente di Manuela Mapelli che si caratterizza per delle nitide, ma allo stesso tempo oniriche illustrazioni che ritraggono le donne nelle loro più disparate funzioni e che ben si sposa con i racconti appena accennati sulle vicende delle partigiane intente a svolgere la loro attività in diverse città d’Italia.
Quelle che leggiamo sono le storie di Ursula Hirshman e Ada Rossi, Carla Capponi, Ada Gobetti, Lidia Menapace, Teresa Mattei, Renata Viganò, Nilde Iotti, Marisa Ombra e Miriam Mafai presentate attraverso il racconto in prima persona, ma capace di creare l’effetto corale di chi combatte e resiste in nome degli stessi valori.

Donne coraggiose, spesso ingiustamente trascurate dalla macrostoria di cui scorgiamo le vite e le gesta, attraverso le quali guardiamo la Resistenza nella prospettiva di quelle stesse donne che ne furono protagoniste. Le pagine di questo libro sono un inno al loro coraggio, alla loro determinazione e trasmettono ai lettori di oggi il loro profondissimo amore per la libertà, la giustizia e la democrazia: sono figure che hanno lottato non solo contro l’occupazione nazifascista, ma anche contro le pregiudiziali di genere e le ingiustizie sociali che persistevano anche all’interno del movimento partigiano. Attraverso le parole toccanti di queste donne emerge la complessità delle loro esperienze e la profonda connessione con le comunità che le circondavano. Il loro coraggio non solo si manifestava nelle azioni spettacolari sulla linea del fronte, ma anche nei gesti quotidiani di solidarietà e supporto reciproco.

In definitiva, “Partigiane” è molto più di una semplice raccolta di storie. È un tributo vibrante e necessario a queste donne straordinarie, un invito a riconoscere e celebrare il loro contributo fondamentale alla lotta per la libertà e la democrazia. È un libro che non solo educa e ispira, ma anche un richiamo all’importanza di dare voce alle voci spesso dimenticate della storia, che acquista ancora più valore nei tempi bui che stiamo vivendo.

Testi di Stefano Catone, Serena D’Angelo e Amalia Perfetti
Illustrazioni di Manuela Mapelli

Eirene Campagna
collaboratrice

Classe 1991, è PhD Candidate dello IULM di Milano in Visual and Media Studies, cultrice della materia in Sistema e Cultura dei Musei. Studiosa della Shoah e delle sue forme di rappresentazione, in particolare legate alla museologia, è socia dell’Associazione Italiana Studi Giudaici.


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