Come declinare il concetto di spiritualità tra filosofia, arte, religione, linguistica, scienza, letteratura, poesia, architettura, psicologia, musica e meditazione. Quattro appuntamenti a tema ebraico da non perdere
Inizia il 13 marzo e per quattro giorni riempie la città di appuntamenti per riflettere sul’idea di spiritualità. Il neonato festival si chiama Soul ed è curato da Luca Bressan, Armando Bonaiuto, Valeria Cantoni Mamiani e Aurelio Mottola che hanno deciso di dare seguito a un’intuizione secondo cui Milano, la città del fare, aveva bisogno di un momento riflessivo e di scambio sulla spiritualità. Un bisogno probabilmente di sempre che dopo il Covid ha preso i caratteri della necessità, tanto che le prenotazioni di molti appuntamenti sono andate esaurite in un attimo.
La ragione probabilmente va cercata anche nel programma del festival che propone spunti interessanti e mai banali per indagare la spiritualità in maniera laica, artistica, letteraria, meditativa, filosofica, religiosa, quotidiana… A introdurre i lavori sarà Alessandro Baricco con una lecture dal titolo Tutto mi meraviglia. E proprio intorno alla meraviglia ruotano tutti gli incontri in calendario, pensati per declinare il sottotitolo del festival: Meraviglia, la vigilia di ogni cosa. Ovvero: come si fa a vedere lo straordinario nell’ordinario? Ci sono passeggiate di meraviglia, interventi in musica per sottolinearne l’inesauribile meraviglia e magari percepirla a occhi bendati, incontri sulle parole (quelle che mencano davanti all’indicibile e quelle stupefacenti), macchine di meraviglia (i media), la bellezza dell’arte (dalla pietà Rondanini al cartone della Scuola di Atene), la scienza, le nuove tecnologie e le religioni. Quattro appuntamenti a tema ebraico da non perdere.
Le meraviglie dello Shabbat con Susanna Fresko. Un laoratorio per sperimentare con approccio laico la valenza spirituale di questa pratica millenaria, un’occasione per scoprire quanta meraviglia di sprigione dalla sospensione, per un giorno, di tutte le nostre consuetudini. 16 marzo ore 10, Philo – Pratiche filosofiche.
Shabbat, il tempo sospeso con davide Assael e Silvano Petrosino, modera Milena Santerini. Una riflessione sullo Shabbat, sul ritagliarsi, nell’epoca contemporanea, delle pause, dei silenzi, dei momenti in cui il respiro possa raggiungerci. Un raccoglimento necessario perché è in quello spazio che il senso dell’esistenza si svela con chiarezza. 17 marzo, ore 12, Memoriale della Shoah.
La lettura infinita con rav Alfonso Arbib. Il Talmud dice che affrontare un testo biblico è come battere con un martello su una roccia: l’impatto produce scintille e le scintille sono tante interpretazioni del testo. Ecco qual è l’approccio allo studio dell’interpretazione del testo: occorre stupirsi e fare domande. 17 marzo ore 15, Memoriale della Shoah.
Il cammino dell’uomo di Martin Buber tra parole e musica. Di e con Manuel Buda e Valeria Cantoni Mamiani con musiche dal vivo di NefEsh Trio. Un concerto raccontato per analizzare il racconto in miniatura in cui il filosofo e teologo Buber enuncia la sua idea di crescita umana: cominciare da se stessi, ma non finire con se stessi. 17 marzo ore 17, Memoriale della Shoah.
Soul – festival di spiritualità è promosso da Università Cattolica del Sacro Cuore e Arcidiocesi di Milano con il patrocinio del Comune di Milano. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero previa prenotazione sul sito
Comitato scientifico: Fausto Colombo, Claudia Mazzucato, Massimo Scaglioni, Silvano Petrosino,
Giuseppe Lupo, Anna Maria Fellegara, Ivana Pais, Pierangelo Sequeri, Elena Granata, Francesco Castelli.
Protagonisti d’eccezione: Alessandro Baricco, Stefano Boeri, Massimo Cacciari, Gabriella Caramore,
Alessandro D’Avenia, mons. Mario Delpini, Fabiola Gianotti, Paolo Giordano, Mariangela Gualtieri, Romano
Madera, Alberto Mantovani, Melania Mazzucco, Agnese Moro, Tahar Ben Jelloun, Silvano Petrosino, Massimo
Popolizio, Massimo Recalcati, Antonio Spadaro, card. José Tolentino de Mendonça,