Cultura
The Beauty Queen of Jerusalem, il primo period drama israeliano di cui non potete fare a meno

La serie ispirata all’omonimo romanzo di Sarit Yishai-Levi racconta la storia dello Stato di Israele attraverso tutti i cambiamenti, di forma e sostanza, che ne hanno plasmato il carattere e l’essenza

Il 2021 si prospetta come un anno eccitante e pieno di novità in materia di serie tv israeliane. Mentre Yes studio ha annunciato la terza stagione di Shtisel – che noi Chutz la’Aretz ancora non sapremo quando potremmo vedere – il palinsesto della nota emittente israeliana ha in serbo un’altra sorpresa per il suo pubblico, tanto israeliano quanto mondiale. Stiamo parlando dell’attesissima serie “The Beauty Queen of Jerusalem” (Malcha Ha Iofi Shel Yerushalaim in ebraico). L’ispirazione che ha guidato Yes Studios proviene dal best seller mondiale omonimo alla serie scritto da Sarit Yishai-Levi.

Il romanzo, da cui trae ispirazione la serie, è incentrato sulle vicende multigenerazionali della famiglia Ermoza, una rispettabile famiglia sefardita che gestisce a Gerusalemme un piccolo banco di specialità turche. La protagonista e principale narratrice delle vicende della famiglia Ermoza è Gabriela, una giovane ribelle intenzionata a scoprire perché le donne della sua famiglia sono tutte accumunate da una costante infelicità, incapaci di amare poiché non amate a loro volta dagli uomini con i quali si sono sposate. La bellezza sconvolgente, tratto caratteristico delle donne Ermoza, non sembra acquietare le loro anime tristi ed amare; ognuna di loro sembra vedere nelle proprie figlie l’unica valvola di sfogo a quella vita matrimoniale senza amore. Gabriela e sua madre Luna non hanno mai stretto un rapporto profondo, anzi Gabriela sente che sua madre la odia. Luna è stata, dal canto suo, la donna più bella di Gerusalemme, Miss Gerusalemme, venerata e adorata da tanti uomini ma non amata da suo marito; fredda e spesso stizzita non sembra saper provare amore per sua figlia e per nessun altro. Se le donne della famiglia Ermoza si sentono colpite da una maledizione che impedisce loro di essere amate, a loro volta gli uomini della famiglia sono colpiti dalla stessa maledizione che però non permette loro di sposare le donne che davvero amano. Rafael, bisnonno di Gabriela, si innamorerà di una misteriosa ragazza ashkenazita dai bellissimi occhi blu e il suo amore sarà ostentato dalla tradizionale famiglia sefardita; suo figlio, Gabriel, bello e intelligente, sarà costretto a sposare Rosa una giovane orfana illetterata che snerverà il marito tanto da alienarlo totalmente dalla vita matrimoniale. Infine, David, il padre di Gabriela, si ritroverà a sposare Luna quando il suo cuore non può dimenticare una ragazza conosciuta in Italia durante gli sforzi bellici del secondo conflitto mondiale da parte della Brigata Ebraica.

La serie The Beauty Queen of Jerusalem abbraccia tre distinte epoche storiche protagoniste di sconvolgimenti e trasformazioni geopolitiche: la fine della prima guerra mondiale e la conseguente caduta del dominio Ottomano in Palestina e l’instaurazione del mandato britannico, la Seconda Guerra Mondiale e le vicende della Brigata Ebraica in Italia seguite dalla fondazione dello Stato di Israele, e infine gli anni settanta e i loro sconvolgimenti politici, la fine dell’era Laburista e l’ascesa del Likud.

Attraverso l’escamotage della saga familiare, la serie racconta anche la storia dello Stato di Israele attraverso tutti i cambiamenti, di forma e sostanza, che ne hanno plasmato il carattere e l’essenza. “Il suo (della serie) trionfo è dovuto alla capacità di ritrarre la grande sfida che è Israele: da idea a realtà che riesce a riunire e compattare le sue comunità balcanizzanti” ha affermato il giornale Ha’aretz. Danna Stern, il consigliere delegato di Yes Studios ha dichiarato che The Beauty Queen of Jerusalem rappresenta un sogno concretizzato per tutta l’emittente: la serie, infatti, è il primo period drama della storia televisiva israeliana. Dafna Prenner, la Co-Ceo di Artza productions (co-produttrice della serie) afferma “Per anni abbiamo guardato con invidia i period drama di tutto il mondo, e adesso è il nostro turno e ci sentiamo molto fortunati a poter rappresentare questo pezzo della storia di Gerusalemme e del paese”. La data di uscita della serie è ancora incerta ma non sarà più tardi di giugno 2021, assicura Yes Studio.

Perché The Beauty Queen of Jerusalem” prospetta già un successo? Semplice. MiDor, LeDor, di generazione in generazione, ci affezioneremo ai protagonisti e alle loro vicende; ritroveremo nei dialoghi tra Luna e Gabriela le nostre idiosincrasie, le nostre ansie e le incomprensioni generazionali proprie di ogni famiglia. Per la prima volta, vedremo e sentiremo parlare in una serie israeliana il Ladino, conosciuto anche come judezmo o giudeo-spagnolo: se con Shtisel vi siete cimentati a imparare un frasario in Yiddish da poter sfoggiare nel vostro prossimo viaggio a Gerusalemme e nei suoi quartieri Haredi, preparatevi a imparare espressioni in ladino come “Desmalazado de mi”, “Haberes Buenos” e “Sano i rezio”. Non da ultimo, rifaremo l’incontro di attori già incontrati in altre fortunate serie di Yes Studio come Micheal Aloni (Shtisel), Itzhik Cohen (Fauda) e Yuval Scharf (McMafia).

Per concludere, the Beauty Queen of Jerusalem rappresenta, tanto nella forma di romanzo quanto nella prossima serie, un gioiello artistico di grande valore: un po’ Cent’anni di Solitudine di Gabriel Garcia Marquez, un po’ Una storia di Amore e di Tenebra di Amos Oz e una Famiglia Karnowski di Israel Singer di stampo levantino, è una serie che ha già un posto di riguardo nelle grandi produzioni di successo della storia televisiva israeliana.


3 Commenti:

    1. Sì, in italiano il titolo ‘Miss Jerusalem’ edizioni Sonzogno, lo trovi anche su ibs.

    2. Sì, esiste, si intitola Miss Jerusalem, l’ho tradotto per Sonzogno diversi anni fa


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