Israele
Un aiuto al Magen David Adom

Come sostenere la campagna fondi per aiutare Israele

In questi giorni di dolore sono molte le persone all’estero che si chiedono come possono aiutare Israele anche da lontano.
Una delle risposte più concrete sono gli Amici del Magen David Adom Italia che, fin dalla sua fondazione nel 2012, hanno sempre dimostrato il loro ruolo cruciale nel supportare l’incredibile lavoro svolto dalla Magen David Adom in Israele e che, già a poche ore dall’attacco di Hamas ai kibbutz del sud, era immediatamente operativa nella raccolta fondi per aiutare il Paese in questa situazione drammatica. Abbiamo intervistato Sami Sisa, il suo Presidente.

“La scorsa settimana abbiamo visto le squadre dell’EMTS, dei paramedici e dei centri di spedizione di Magen David Adom rispondere eroicamente a brutali attacchi terroristici, molte volte a rischio personale”, ci dice. “Tragicamente, abbiamo perso 9 membri degli equipaggi che sono rimasti uccisi mentre erano in servizio, e molti altri sono rimasti feriti. Circa 1.400 ambulanze della MDA, compresi veicoli antiproiettile, sono presidiate da volontari e dipendenti della MDA, salvando ogni giorno vite umane sotto il fuoco. Gli elicotteri hanno effettuato decine di evacuazioni e trasportato le vittime negli ospedali. Anche le unità mobili di terapia intensiva (MICU) e altri veicoli specializzati hanno evacuato i pazienti feriti negli ospedali di tutto il paese. Nulla sarebbe possibile senza i nostri 35.000 volontari, che stanno davvero facendo di tutto, ai limiti dell’impossibile, per salvare vite umane in Israele. Accanto al lavoro di emergenza sul fronte si aggiunge anche quello, indispensabile, della banca del sangue, nel raccogliere, trattare e consegnare diverse migliaia di unità di sangue agli ospedali e all’IDF. Le immagini con le file di cittadini israeliani pronti a donare il sangue hanno fatto il giro del mondo. Gli israeliani sono, da sempre, un popolo incredibile per la sua resilienza. Ma anche noi da lontano possiamo fare tantissimo.”

Sisa ci ha raccontato di come, nel giro di una settimana, dal dramma di sabato 7 ottobre, abbiano già raccolto 220.000 euro.
“60.000 li abbiamo inviati immediatamente in Israele per far fronte alle prime emergenze. Gli altri stiamo pensando a come investirli nel lungo periodo, dal momento che si tratterà di un conflitto molto lungo, e con lunghe ripercussioni, anche sulla popolazione civile. Questa guerra costa al Magen David israeliano 1 milione di shekel al giorno, ovvero circa 250.000 euro. Ricordiamo anche il Magen David è anche la società di emergenza nazionale che opera nella vita quotidiana in Israele, perché gli infarti e altri problemi sanitari continuano ad esserci e si aggiungono a questa grave emergenza, che ha dei costi come abbiamo visto, molto alti. E la situazione, purtroppo, non farà che peggiorare. Hamas ha appena distrutto con un missile la sede del Magen David di Sderot”. Per tanto, una delle operazioni sul lungo periodo, di cui Sisa si sta già occupando, è quella di acquistare autoambulanze, che serviranno sempre di più. Tanto per dare un’idea, il costo di un’ambulanza generica è di 70.000 euro e di 85.000 quello di un veicolo attrezzato per la terapia intensiva.

Dal momento dell’acquisto a quello della sua operatività talvolta i tempi sono molto lunghi perché i veicoli arrivano dall’estero, e prima che vengano adattati a tutte le esigenze specifiche per il contesto israeliano, ci si impiega mesi. Per questo diventa così importante il lavoro, capillare, tra tutte le sedi degli Amici del Magen David nel mondo: “Ci sono alcune comunità italiane che si sono già offerte di donare un’ambulanza a nome della comunità. Ma sono tantissimi italiani, anche non ebrei, che ci stanno aiutando in questi giorni. Anche pochi euro, uniti alle donazioni degli altri, possono fare una differenza incredibile. Siamo solo all’inizio di una lunga battaglia, e i volontari in Israele, non solo sul fronte, hanno un ruolo cruciale anche nella formazione dei paramilitari dell’esercito – continua Sisa – ragione per cui, oggi più che mai, aiutare la Magen David significa aiutare l’IDF.”

In ricordo delle vittime del Magen David Adom
Pubblichiamo il nome delle vittime assassinate dai terroristi mentre erano in servizio
Aharon Chaminov z”l
Amit Man z”l
Avia Hezroni z”l
Lior Levy z”l
Saar Margolis z”l
Yarin Peled z”l
Shir Biton z”l
Uriel Bibi z”l
Dr. Eitan Neeman z”l
Che il loro ricordo sia di benedizione.
Come aiutare il Magen David
DONA TRAMITE www.amdaitalia.org
Operation Swords of Iron
IBAN IT95L0200801664000106269375
Clicca qui per conoscere tutte le campagne degli enti ebraici a sostegno di Israele

Fiammetta Martegani
collaboratrice

Curatrice presso il Museo Eretz Israel, nasce a Milano nel 1981 e dal 2009 si trasferisce a Tel Aviv per un Dottorato in Antropologia a cui segue un Postdottorato e nel 2016 la nascita di Enrico: 50% italiano, 50% israeliano, come il suo compagno Udi. Collaboratrice dal 2019 per l’Avvenire, ha pubblicato nel 2015 il suo primo romanzo “Life on Mars” (Tiqqun) e nel 2017 “The Israeli Defence Forces’ Representation in Israeli Cinema” (Cambridge Scholars Publishing). Il suo ultimo libro è Tel Aviv – Mondo in tasca, una guida per i cinque sensi alla scoperta della città bianca, Laurana editore.


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