Cultura
I giusti del mondo disegnati da Jean Blanchaert in mostra

Storie contro l’indifferenza in un’esposizione al Memoriale della Shoah di Milano

“Undicesimo comandamento: “Non dare ai giusti la ieraticità che egli non vuole avere”. Il giusto è un uomo come tutti gli altri. Le azioni che gli hanno fatto attribuire questo appellativo, spesso le ha commesse quasi senza accorgersene, d’istinto. La banalità del bene, dice Enrico Deaglio parlando di Giorgio Perlasca. I giusti sono esempi di virtù per tutta l’umanità, indistintamente dalla fede e dalle origini etniche”. Così scrive Jean Blanchaert nell’introduzione al suo libro dedicato a cento giusti, realizzato con la fondazione Gariwo e pubblicato lo scorso anno da Rizzoli.

E con queste parole presenta anche la mostra ospitata dal Memoriale della Shoah di Milano in cui saranno esposti 18 tra i suoi ritratti raccolti in forma di libro. “Gariwo mi ha fornito 200 nominativi, tra questi ne ho selezionati cento per raccontare donne e uomini che si sono distinti per aver salvato altri esseri umani, sia durante la Seconda guerra mondiale sia in altre epoche, fino ad arrivare ai giorni nostri. Lo stesso criterio è quello che ho utilizzato per selezionare i 18 disegni ora in mostra. Questa volta però escono dal formato libro per apparire in un ingrandimento”, spiega l’autore.

Qualche esempio? Ci saranno Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese che ha denunciato la corruzione sull’isola (nell’immagine di apertura), ma anche Carlo Angela, medico che salvò molti ebrei e antifascisti grazie al suo lavoro nell’Ospedale di San Maurizio Canavese (Torino),

l’infermiera polacca Irena Sendler, che nel ghetto di Varsavia salvò 2500 bambini ebrei

Azucena Villaflor, fondatrice dell’organizzazione delle Madri de Plaza de Mayo

 

Perché parlare dei giusti oggi? “Perché sono figure che possono essere di insegnamento. In una società in cui il cinismo è di moda, mostrare esempi di coraggio e generosità eleganti è molto importante. Insisto sull’eleganza: sono tutti gesti compiuti senza nessuna pubblicità. Del resto, chi compie una mitzvah con l’idea di essere remunerato, si sbaglia completamente. La ricompensa della mitzvah è la mitzvah stessa”, commenta Blanchaert.

100 giusti del mondo. Storie contro l’indifferenza raccontate attraverso i disegni di Jean Blanchaert. Memoriale della Shoah di Milano, 14 novembre – 9 febbraio 2020

 

Micol De Pas

È nata a Milano nel 1973. Giornalista, autrice, spesso ghostwriter, lavora per il web e diverse testate cartacee.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.