Cultura
Cinque canzoni indimenticabili contro il razzismo – parte 2

Da Leonard Cohen a Joan Baez, da Nina Simone a Niccolò Fabi: 5 canzoni bellissime per dire NO in musica a qualsiasi pregiudizio…

La giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale (International Day for the Elimination of Racial Discrimination) è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1966. Si osserva ogni anno il 21 marzo. La data è stata scelta in memoria del massacro di Sharpeville del 1960, la giornata più sanguinosa dell’apartheid in Sudafrica, quando 300 poliziotti bianchi uccisero 69 manifestanti che protestavano contro l’Urban Areas Act che imponeva ai sudafricani neri di esibire uno speciale permesso se venivano fermati nelle aree riservate ai bianchi.

In omaggio al 21 marzo abbiamo scelto, come l’anno scorso, cinque canzoni molto belle ed intense, cinque istantanee di varie epoche che in comune hanno il fatto di prendere posizione nei confronti di qualsiasi discriminazione razziale. Sempre e comunque.

1) Io sono l’altro – Niccolò Fabi

Con questo brano il cantautore ha vinto il Premio Amnesty International 2020. A proposito della canzone Emanuele Russo, presidente di Amnesty International Italia, ha dichiarato: «In un momento drammatico come quello che stiamo vivendo non potevamo non premiare Io sono l’altro di Niccolò Fabi, una riflessione sull’ importanza dell’ empatia, sull’ altro, sul ‘diverso’ . Io sono l’altro è un testo profondo che esalta la musica per merito della sua intensità, che racconta di un tempo in cui si tende a preferire egoismo e chiusura rispetto alla comprensione e alla conoscenza dell’ altro. Racchiude in sé tutte le campagne che Amnesty International porta avanti da quasi 60 anni»

2) Nina Simone – To be Young, Gifted and Black 

Un’interpretazione straordinaria quella della vocalist americana, che impreziosisce con la sua voce unica un brano composto da lei stessa e Weldon Irvine. La canzone, uscita come singolo, fu anche inserita nel suo album Black Gold del 1970 e considerata da subito un inno del Movimento per i diritti civili. Pubblicata come singolo, raggiunse l’ottavo posto nella classifica R&B e il numero 76 nella Hot 100. Il titolo e la frase di apertura della canzone provengono dalla commedia autobiografica di Lorraine Hansberry, To Be Young, Gifted and Black.

3) Joan Baez – Birmingham Sunday

L’ispirazione del brano fu un attentato dinamitardo alla 16th Street Baptist Church di Birmingham, in Alabama, il 15 settembre 1963 da parte di membri del Ku Klux Klan. L’attacco terroristico di chiara matrice razzista causò la morte di quattro ragazze e il ferimento di altre 22. Le ragazze erano Addie Mae Collins (14 anni), Denise McNair (11 anni), Carole Robertson (14 anni), e Cynthia Wesley (14 anni). La melodia della canzone è ispirata ad una ballata tradizionale scozzese chiamata I once loved a lass. La versione della Baez fu pubblicata nel suo album del 1964 Joan Baez/5, e venne utilizzata come sigla del documentario di Spike Lee del 1997 sull’attentato, 4 Little Girls.

4) Willie Peyote – Io non sono razzista ma… 

Il rapper torinese fotografia con lucidità ed ironia l’insensatezza di chi discrimina utilizzando stereotipi e luoghi comuni. Un inno contro la banalità dei pregiudizi: «Chi dice non sono razzista ma… è un razzista ma non lo sa…» recita il testo della canzone contenuta nell’album Educazione Sabauda e pubblicata nel 2016.

5) Leonard Cohen – Puppets 

Un brano straordinario, una delle ultime composizioni di Cohen, contenuta nell’album postumo, Thanks for the dance. «I fantocci tedeschi bruciarono gli ebrei / I fantocci ebrei non ebbero scelta /Avvoltoi fantoccio mangiano i morti / Di cadaveri fantoccio vengono nutriti». In Puppets Cohen non canta, ma recita il testo come una poesia con la sua cadenza inconfondibile, greve e cupa come le parole della canzone.

LEGGI ANCHE: 5 canzoni indimenticabili contro il razzismo / parte 1 

 

 

 

 

 

Gianni Poglio

Giornalista, autore, critico musicale. Dopo numerose esperienze radiofoniche e televisive, ha fatto parte della redazione del mensile Tutto Musica e del settimanale Panorama (Mondadori). Conduttore dii talk show per Panorama d’Italia Tour, con interviste “live” ai protagonisti della musica italiana e di dibattiti tra scienza ed intrattenimento nell’ambito di Focus Live, ha pubblicato per Electa Mondadori il libro “Ferdinando Arno Entrainment”


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