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Hava Nagila: segreti e misteri

Aggiornamenti e scoperte: la misteriosa origine della canzone ebraica più popolare di sempre

Un intero studio televisivo in piedi a battere le mani durante Hava Nagila: è successo lo scorso 2 dicembre al Tonight Show di Jimmy Fallon quando l’attrice comica, Tiffany Haddish, che di recente ha riscoperto le sue radici ebraiche, si è lanciata in un’esuberante versione del brano accompagnata da un gruppo cult della musica black, i The Roots da Philadelphia.

Ma quando è nata a e da dove arriva questa canzone diventata nei decenni la più popolare canzone jewish di sempre, suonata e cantata in matrimoni, bar mitzvah e party (da ascoltare anche Talking Hava Negiliah Blues di Bob Dylan)?

Tablet.com si è addentrato nell’antica origine del brano partendo dalla prima scintilla, ovvero una melodia folk Hasidic. L’intera storia ruota in principio intorno alla figura di Abraham Zvi Idelsohn (1882-1938), etnologo, musicologo compositore, considerato l’autore del testo del brano, nato nel nord Est dell’allora impero russo. Il grande merito di Idelsohn è stato quello di avere riunito la ricchezza della tradizione musicale ebraica trascrivendo canzoni e cercando di creare un sound che dl suo punto di vista fosse autenticamente jewish. Tornando ad Hava Nagila, quel che è certo è che Idelsohn fece debuttare il brano in pubblico a Gerusalemme nel 1918.

Quanto alla melodia, nel 1932 Idelsohn raccontò di averla trascritta “from a Sadegurer Hasid” a Gerusalemme, nel 1915. Una versione credibile perché varie ricostruzioni confermano che piccoli gruppi della comunità Sadegurer Hasidic arrivarono in Palestina proprio nel periodo indicato da Idelsohn. Detto questo, sulla paternità di Hava Nagila ci sono state anche dispute legali. La più nota, negli Anni 60, è quella promossa dai discendenti del cantore Moshe Nathanson che in gioventù aveva studiato con Idelsohn. Secondo i Nathanson sarebbe stato Moshe a mettere a punto il testo sulla melodia scoperta dal suo insegnante. La battaglia legale tra le due famiglie è bene raccontata nel film-documentario del 2012 Hava Nagila: The Movie. 

Le ultime novità riguardo la genesi di Hava Nagila, come spiega Tablet, arrivano dalla Klau Library at the Hebrew Union College (HUC) di Cincinnati dove alcuni manoscritti di Idelsohn sono stati resi pubblici lo scorso agosto. Fondamentale importanza hanno i sei notebooks che contengono tutte le melodie che Idelsohn ha raccolto a partire dal 1907, insieme ad altre sue composizioni originali. E proprio in uno di questi notebook compaiono gli spunti di una melodia che sembrerebbe l’origine di quella che è poi  diventata Hava Nagila. In particolare quel che ha colpito è un’annotazione: “Hasidit Krilovitz me-Sadigura”. Secondo una nuova interpretazione, la nota non si riferirebbe alle due città ucraine Sadigura e Krilovits, ma potrebbe invece riguardare un Hasid appartenente ad una famiglia che di cognome faceva Krilovitz. Se così fosse, spiega Tablet, per la prima volta esisterebbe la prova dell’esistenza di una persona specifica che avrebbe fatto conoscere ad Idelsohn la melodia oggi riconoscibile in tutto il mondo fin dalle prime note.


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