Cultura
Il Giorno della Memoria: Letizia Fuochi e la Neve di carta a Firenze

Questa sera alle 18, al Museo Novecento, il recital della cantautrice: un momento di riflessione sul passato ma anche di approfondimento e conoscenza delle tradizioni della cultura ebraica contemporanea

«Sono cresciuta con la cultura ebraica per un gioco del destino. Tutto è iniziato dalla frequentazione di una sezione ebraica nella scuola media dove studiavo. È stata un’esperienza importante e formativa anche perché noi non ebrei abbiamo iniziato a vivere secondo la cultura e le festività ebraiche. Oggi, nel giorno della Memoria, porto in scena non solo i fatti, ma la cultura che ha portato al genocidio. Bisogna capire le radici del male. In una mia canzone racconto del padre di Daniel Vogelmann (fondatore della casa editrice Giuntina), Schulim, che arrivò ad Auschwitz Birkenau il 6 febbraio del 1944. La moglie e la figlia invece vennero separate da lui e deviate verso il crematorio. Per non entrare troppo nello specifico, in scena dico che la moglie e la figlia si trasformarono in un giorno d’inverno in fiocchi di neve di carta. Da qui il titolo dello spettacolo, Neve di carta – Il canto della Memoria» racconta Letizia Fuochi, cantautrice autrice ed interprete, laureata in Storia contemporanea.

«Nello spettacolo, in scena questa sera alle 18 al Museo Novecento di Firenze,  ci sono la mia esperienza personale, l’umorismo ebraico come cura per lo spirito, due brani letti riferiti ad altrettanti libri, la musica tradizionale Klezmer con tre canzoni in Yiddish che suonerò con il maestro Francesco Frank Cusumano, la mia canzone Neve di carta e due brani italiani».

«Anche quest’anno» spiega Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento «come abbiamo fatto sempre dal 2018, il Museo partecipa attivamente al Giorno della Memoria, e non si sottrae al suo ruolo di strumento di riflessione frontale con i lati più oscuri della storia e delle società umane. Assumere una posizione rilevante in questeoccasioni è il ruolo che spetta a un museo pubblico, ricorrendo al linguaggio creativo e mettendo gli artisti al centro di queste celebrazioni. L’arte affronta in un corpo a corpo il male e la violenza disumane per rompere il silenzio e l’oblio, sempre dietro l’angolo. Portare luce dove c’è smarrimento e oscurità, dove l’indicibile della tragedia ci rende sordi e ciechi. Questa è la grande forza dell’arte. Con questo speciale recital, la cantautrice Letizia Fuochi accompagnata dal chitarrista Francesco Frank Cusumano offrirà al pubblico un momento di riflessione sul passato ma anche di approfondimento e conoscenza delle tradizioni della cultura ebraica contemporanea, nella volontà di rendere queste celebrazioni non solo un’occasione di commemorazione ma anche di pensiero critico e di
condivisione».

 

 

 

 

Gianni Poglio

Giornalista, autore, critico musicale. Dopo numerose esperienze radiofoniche e televisive, ha fatto parte della redazione del mensile Tutto Musica e del settimanale Panorama (Mondadori). Conduttore dii talk show per Panorama d’Italia Tour, con interviste “live” ai protagonisti della musica italiana e di dibattiti tra scienza ed intrattenimento nell’ambito di Focus Live, ha pubblicato per Electa Mondadori il libro “Ferdinando Arno Entrainment”


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