Diritti umani
4 libri da leggere e far leggere per parlare di diritti umani

Una lista del tutto arbitraria di libri da leggere (o rileggere) in occasione del 10 dicembre.

Rebecca Skloot, La vita immortale di Henrietta Lacks, ed. Adelphi, EUR. 22,95

Rebecca Skloot racconta la storia di Henrietta Lacks, afroamericana discendente da piantatori di tabacco, che muore a causa di un tumore alla cervice. Se qua finisse la sua storia non sarebbe molto diversa da altre, ugualmente tragiche. La sua vicenda prenda una piega inaspettata quando i dottori che avevano avuto in cura Henrietta eseguono una biopsia dei suoi tessuti e scoprono che le sue cellule hanno una particolarità che le rende preziose per la ricerca scientifica: se adeguatamente conservate in vitro si rigenerano per un numero indefinito di volte, rendendole quasi immortali. Di nuovo: se qua finisse la sua storia, non sarebbe così diversa da altre. Quello che succede però a questo punto è che le sue cellule vengono utilizzate per esperimenti senza che ciò venga comunicato ai familiari, i quali vengono oltretutto ripetutamente convocati per analisi su analisi, senza che a loro sia detto perché. Solo vent’anni dopo capiranno cosa sta succedendo. Una storia che prende una piega ancora peggiore quando il DNA di Henrietta viene caricato su una piattaforma pubblica, violando qualsiasi concezione di diritto alla privacy. Henrietta e le sue cellule ci portano a riflettere sulla discriminazione e abuso di potere che lei e suoi familiari hanno dovuto subire e della necessità di equilibrare interesse pubblico e diritto alla dignità dell’individuo.

 

Bianca Pitzorno, Tornatras, ed. Mondadori, EUR. 10,50

Si sa, Bianca Pitzorno è una garanzia, e scegliere uno solo dei suoi libri mi procura dolore fisico, perché sono tutti (e dico tutti) meravigliosi, come quei libri per bambini che ti fan voglia di avere di nuovo otto anni per poterli leggere per la prima volta. Tutti, in un modo o nell’altro, parlano di rispetto per il prossimo, di solidarietà umana, ma anche semplicemente dell’essere persone per bene. Questo aspetto è particolarmente vero in Tornatras, che racconta le vicende di Colomba Toscani e della sua famiglia. Colomba, sua madre Evelina, e suo fratello Leo si ritrovano ad affrontare la perdita del padre e del marito: la mamma sprofonda in uno stato di depressione e apatia, fino al momento in cui non vengono presi quasi di forza dalle zie, sorelle del padre, e portati a Milano, grazie anche a un’eredità fortuita. Vanno ad abitare nell’Ostinata Dimora, un condominio abitato da famiglie con culture e origini diverse, dove la gente cucina per i vicini e ci si prende cura uno dei figli degli altri. Le cose cambiano radicalmente quando Evelina si sposa con Riccardo Riccardi, ricco conduttore televisivo con amicizie politiche dubbie e fini nascosti. Riuscirà Colomba, grazie anche all’aiuto dell’amica Pulce, a svegliare la madre dal suo torpore?

 

Aa. Vv., Sette pezzi d’America, ed. Minimum Fax, EUR. 14,00

Con Sette pezzi d’America Minimum Fax fa una scelta editoriale particolare: raccoglie sette inchieste che hanno fatto guadagnare ai rispettivi giornalisti l’ambito Premio Pulitzer per il giornalismo. In questo modo il lettore può rivivere le vicende per come sono state percepite dal pubblico che ne leggeva i resoconti man mano, uno strato per volta, togliendo con ogni articolo un velo, e arrivando piano piano alla verità, sempre che sia possibile arrivare alla completa verità. Vengono così raccolti il caso Watergate, l’inchiesta sui preti pedofili a Boston, quella su Scientology (al termine della quale ci ricordiamo con un po’ di inquietudine che vi sono sedi di Scientology anche in Italia), articoli sul Vietnam e sull’industria del tabacco. Quello che ne viene fuori è un quadro della complessità degli Stati Uniti, dei suoi lati di ombra, ma anche una rinnovata ammirazione per il lavoro prezioso che fa il giornalismo d’inchiesta, quello vero. Quello che non si fa abbagliare dalla possibilità di essere “insider” nelle stanze del potere, ma che fa sì che operino per il bene comune. Chi volesse può anche leggere gli altri tre volumi dedicati al Pulitzer e editi da Minimum Fax, Omicidi americani, Catastrofi, e New York, 8.45.

 

 Romain Gary, Educazione europea, ed. Neri Pozza, EUR. 13,50

Dell’autore de La vita davanti a sé andrebbe letto tutto, sulla fiducia. Educazione europea è il suo romanzo d’esordio, e contiene tutto ciò che Gary è: si tratta di un romanzo godibile, che si legge d’un fiato, ma che contiene quell’invito alla speranza, alla dignità che si ritrova anche nelle altre opere. Racconta la storia di Janek, giovane polacco che vive nel periodo dell’occupazione nazista della Polonia. Si salva da una retata tedesca grazie al padre che lo nasconde, si rifugia nella foresta dove si trova un gruppo di partigiani. Con loro cresce, impara, sopravvive. Le loro avventure vengono raccontate con ammirazione e oggettività al tempo stesso: non vi è l’idealizzazione assoluta. Indelebile il dialogo tra Dobranski e Janek circa l’incontro con un soldato tedesco in fuga dall’esercito, in cui vengono evidenziati chiaro-scuri della guerra, che non risparmia l’anima di nessuno. Questo però non toglie nulla al chiaro e inesorabile ringraziamento per ciò che hanno rappresentato durante la guerra. Grazie a loro, la Polonia non è solo Hitler, non è solo collaborazionismo, ma è anche musica, solidarietà, resistenza.

Talia Bidussa
Collaboratrice

Classe 1991, attiva per anni in ambito comunitario, tra Hashomer Hatzair, UGEI e European Union of Jewish Students. “Political junky”, qualsiasi cosa nerd è bene accetta, libri e concerti ancora meglio. Lavora come responsabile eventi e mostre al Memoriale della Shoah di Milano.


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