“Il più grande promoter di concerti di sempre” Così il rocker ha voluto ricordare l’icona jewish della musica australiana
È stato una figura cult del music business in Australia, Michael Gudinski, morto a Melbourne di recente all’età di 68 anni. Figlio di ebrei russi, Kuba e Nina, arrivati in Australia nel 1948, Gudinski è stato l’uomo che ha dato impulso al music business in Australia. Nel 1972, a 20 anni, Gudinski lanciò la Mushroom Records, destinata a diventare la più grande etichetta discografica indipendente della musica australiana, e più tardi la Mushroom Music, che rimane ancora oggi la principale casa editrice indipendente del paese.
Nel 1998 Gudinski vendette la Mushroom Records alla News Limited Group di Rupert Murdoch. Con i soldi ricavati Gudinski riuscì a realizzare il suo sogno, quello di costruire una company musicale indipendente, che si occupasse dell’organizzazione di tour, di pubblicazioni discografiche, merchandising, produzione cinematografiche e televisive..
Di recente Gudinski ha prodotto il tour Divide di Ed Sheeran in Australia e Nuova Zelanda. Una serie di concerti trionfali con un milione e centomila biglietti venduti. Un record assoluto per un singolo tour. In ricordo del promoter, Ed Sheeran ha dichiarato: “La sua eredità è ineguagliabile, e vivrà per centinaia di anni. Per me, e per molti altri, lui è il cuore della musica australiana e lo sarà sempre”.
Tra gli estimatori di Gudinski anche Bruce Springsteen che al manager ha dedicato il video del suo ultimo singolo, I’ll see you in my dreams.
Non solo: in memoria di Gudinski, Springsteen ha voluto rendere note queste parole:
“Il mio amico Michael Gudinski è stato sempre un uomo di musica. Ho girato il mondo negli ultimi cinquant’anni e non ho mai incontrato un promotor migliore. Michael parlava sempre con una voce profonda e rimbombante, e le parole uscivano così velocemente che la metà delle volte avevo bisogno di un interprete. Ma lo sentivo chiaro come una campana quando diceva: “Bruce, ti copro io”. E lo faceva sempre. Era forte, sempre in movimento, intenzionalmente (e involontariamente) esilarante e profondamente profondo. Sarà ricordato dagli artisti di tutto il mondo ogni volta che metteranno piede sul suolo australiano. Le mie più profonde condoglianze a sua moglie e compagna Sue e a tutta la famiglia di cui era così orgoglioso“.
Giornalista, autore, critico musicale. Dopo numerose esperienze