Cultura
“Conoscere il mondo, ripensare la memoria”, il quarto network di Gariwo

Un incontro online per leggere il presente e ridefinire la memoria

Si intitola Conoscere il mondo, ripensare la memoria il quarto incontro internazionale di Gariwo network che avrà luogo online il 24 e 25 novembre, un appuntamento annuale, nato quattro anni fa per mettere insieme tutte le realtà locali sparse per il mondo che si occupano di giusti, attraverso la creazione e il mantenimento di giardini loro dedicati o attività sociali e studi. L’obiettivo è quello di creare una sorta di movimento dei giusti, che tenga conto di realtà spesso nate spontaneamente e ora in cerca di appartenenza. Gariwo propone un percorso che leghi memoria e attualità, in un doppio confronto tra passato e presente, capace di mettere in connessione le realtà più lontane tra loro.

Parlare dei giusti significa assumersi la responsabilità anche nel quotidiano di proseguire il loro lavoro e Gariwo lo declina in due modi: conoscere il mondo e ripensare la memoria. Quest’ultimo è un tema caro a Gariwo e decisamente attuale, perché costringe a riflettere su cosa sia la memoria oggi, su cosa significhi fare memoria. Quel mai più che caratterizza la memoria della Shoah, secondo Gariwo va ripensto, attualizzato e anche ampliato. Perché riguarda tutti i genocidi passati e presenti, riguarda i giusti che quotidianamente si assumono la responsabilità di prendere posizione davanti ai crimini.

Così nella prima giornata del network si parla della situazione internazionale nella conferenza da titolo Una finestra sul mondo. Conversazione con le giornaliste de Il Foglio Paola Peduzzi, Micol Flammini e Giulia Pompili che parleranno di (Stati Uniti, Russia e Cina (24/11 ore 16.30). Punto di partenza è l’impatto che la pandemia di covid-19 ha avuto su questi stati dal punto di vista politico. Ruolo del virus è stato sicuramente quello di aver portato in primo piano le difficoltà e le disuguaglianze sociali già presenti, mettendo in discussione le diverse forme di governo.

Ad approfondire i temi peculiari di Gariwo, quelli cioè più strettamente connessi al lavoro sulla memoria invece saranno la storica Anna Foa, lo scrittore Francesco Cataluccio e il presidente di Gariwo Gabriele Nissim (25/11 ore 16) che parleranno di Ripensare la memoria: la carta di Gariwo e le parole antitotalitarie. Anche in questo caso si parla del presente provando a considerare una memoria capace di coinvolgere l’umanità tutta. La carta della memoria lanciata da Gariwo sarà oggetto di discussione, incluse le sue connessioni con i grandi temi di oggi. Perché al centro della carta c’è la questione della responsabilità: appartenere all’umanità è un modo per prevenire i genocidi futuri.

L’incontro è aperto a tutti, basta collegarsi alla pagina di Gariwo

 


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