Cultura
Ezra Furman: il genio rock jewish firma la colonna sonora di Sex Education

Bellezza, talento e ispirazione nell’ottima soundtrack della serie prodotta da Netflix

Non si ferma l’ascesa verso il successo di Ezra Furnan, rocker e cantautore di origine jewish  dal look androgino e “gender fluid” ma anche un ebreo osservante, che non si esibisce mai di venerdì sera, quando inizia lo Shabbat, che studia la Torah, e che sul palco si trucca e si veste come una donna. E che quando parla di se stesso utilizza sia he-his, sia she-her.

Dopo il boom dello scorso anno con Twelve Nudes, Ezra Furman torna con la colonna sonora di Sex Education, una raccolta di brani tratti dalle prime due stagioni della serie tv di Netflix.

I creatori della serie hanno detto a Furnan: “Vogliamo che tu sia il Simon & Garfunkel del nostro Il Laureato”. In effetti, chi meglio di Furman è in grado di raccontare tutto quell’imbarazzo e quell’alienazione?

Sex Education vede Asa Butterfield nei panno di Otis, un teenager inglese che vive con la madre sessuologa Jean (interpretata dalla star di X Files Gillian Anderson) Nella prima stagione Otis, con l’amica Maeve (Emma Mackey), fonda al liceo una clinica abusiva per la terapia sessuale, per i suoi compagni di scuola. Nella seconda, Otis deve imparare a controllare i suoi bisogni sessuali per poter migliorare la sua relazione con Ola, mentre cerca di affrontare il rapporto pieno di tensioni con Maeve. Intanto, il liceo Moordale sta affrontando un’epidemia di Clamidia, episodio che mette in mostra il bisogno di una migliore educazione sessuale scolastica.

La soundtrack di Sex Education include brani originali che Furman ha composto per le prime due stagioni e brani presenti in album precedenti come Perpetual Motion People e Transangelic Exodus. Oltre alle vecchie cover di I Can Change dei LCD Soundsystem e The Good Book di Melanie, è ora presente una nuova versione di Devil Or Angel, la perla doo-wop dei The Clovers del 1956.
 
Fare musica per una serie televisiva è stata una nuova esperienza per me” afferma, “In quanto fan di molte commedie studentesche come The Breakfast Club e 10 Things I Hate About You, sapevo quanto questo esperienza potesse essere divertente e al tempo stesso emotiva. Volevo essere all’altezza della sfida.”

Furman e la sua band hanno registrato i nuovi brani tra le sessioni per Twelve Nudes, uscito su Bella Union nel 2019. “Ho deciso di utilizzare questo progetto per mostrare la mia dolcezza, la mia tristezza e il mio desiderio” afferma. “I sentimenti delicati dell’adolescenza che ogni adulto conosce, continuano anche dopo la fine del liceo”.

“I produttori della serie hanno bisogno di brani adatti, hanno bisogno di brani reali e autentici. Penso che sia per questo motivo che abbiano pensato a me. Inoltre, credo che abbiano notato in me una certa una vulnerabilità esuberante” spiega Furman.

Vista l’esperienza personale al liceo riguardo al gender e alla sua sessualità, Furnan è riuscito ad immedesimarsi subito nei personaggi. I nuovi brani gli/le hanno permesso di riconnettersi con il passato, ma anche con il presente. Rispetto al brano Amateur, dice: “Sono una principiante nel mio cuore e la serie tratta di principianti. Corpi non ancora formati e cuori non ancora resi insensibili dal mondo”

Scrivere canzoni,” conclude Furman, “è un modo per tenere d’occhio ciò a cui tengo, le cose più pure, le questioni di cuore che non scadono. È ciò che importa agli adolescenti, e ripercorrere la prospettiva adolescenziale è stato stranamente  importante per me. È un promemoria di ciò che è importante e di tutti i drammi che persistono nella vita”.

Gianni Poglio

Giornalista, autore, critico musicale. Dopo numerose esperienze radiofoniche e televisive, ha fatto parte della redazione del mensile Tutto Musica e del settimanale Panorama (Mondadori). Conduttore dii talk show per Panorama d’Italia Tour, con interviste “live” ai protagonisti della musica italiana e di dibattiti tra scienza ed intrattenimento nell’ambito di Focus Live, ha pubblicato per Electa Mondadori il libro “Ferdinando Arno Entrainment”


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