Israele
“Filastrocca dei Boom”, le paure dei bambini nel libro di Lilach Havron Kipnis

Il libro di un’assistente sociale che ha lavorato per molti anni con i bambini della zona in prossimità della Striscia, per aiutare ad affrontare il trauma degli allarmi e della caduta di missili, vittima degli attacchi del 7 ottobre al kibbutz Be’eri

Anche nei giorni più bui, come quelli che sta attraversando Israele, può far luce la testimonianza di chi, fino all’ultimo giorno della sua vita, ha creduto e lavorato fermamente per il perseguimento del Processo di Pace in Medio Oriente. Lunedì 23 ottobre, con l’annuncio da parte del ministro della Difesa Antonio Tajanj della morte di Liliach Lea Havron – moglie di Eviatar Kipnis, il cui corpo era stato trovato pochi giorni prima – e di Nir Forti, 29 anni, si è spenta l’ultima speranza del ritrovamento dei tre cittadini Italo-israeliani colpiti il 7 ottobre nel corso del feroce attacco terroristico da parte di Hamas ai kibbutz al confine con Gaza.
Tra i vari kibbutz, uno dei più colpiti e’ stato Be’eri, attaccato e saccheggiato con indicibile violenza, di cui gran parte dei suoi abitanti sono stati massacrati o rapiti. Fra le vittime proprio Lilach Havron Kipnis, un’assistente sociale che ha lavorato per molti anni con i bambini della zona in prossimità della Striscia, per aiutare ad affrontare il trauma degli allarmi e della caduta di missili. Due anni e mezzo fa Lilach aveva pubblicato un libro Filastrocca del BOOM, che ha stampato e diffuso a sue spese, al fine di portare l’attenzione sull’argomento e raggiungere altri bimbi che si trovano ad affrontare le stesse paure e i medesimi traumi, proprio come accade in questi giorni in cui Israele è costantemente sotto attacco missilistico dallo scorso 7 ottobre. I figli di Lilach, Nadav e Yotam Kipnis, hanno espresso il desiderio di diffondere il libro, perché sempre più persone possano trarne beneficio. Queste le parole di Nadav, qualche giorno prima di venire a sapere che la madre era tra le vittime della strage: “Proprio in questi giorni terribili penso che il libro possa aiutare e so per certo che mia madre vorrebbe vederlo diffuso. Anch’io, che da bambino sono cresciuto nel kibbutz Be’eri, sussulto ogni volta che sento il rombo di una moto o una porta sbattuta. Spero che questo libro arriverà nelle mani di molti genitori, che potranno leggerlo ai loro figli e forse trovarvi un briciolo di consolazione anche per se stessi”.
Grazie alla preziosa collaborazione tra l’Ambasciata Israeliana in Italia, l’Attaché Culturale Maya Katzir e la preziosa traduzione di Raffaella Scardi insieme ai ragazzi della classe II del liceoscientifico SA della Scuola Ebraica Federico Jarach di Milano, il sogno dei figli di Lilach diventa realta’. Qui il link al libro. La sua traduzione, pubblicazione e diffusione è stata autorizzata dai familiari dell’autrice Lilach Kipnis.
Fiammetta Martegani
collaboratrice

Curatrice presso il Museo Eretz Israel, nasce a Milano nel 1981 e dal 2009 si trasferisce a Tel Aviv per un Dottorato in Antropologia a cui segue un Postdottorato e nel 2016 la nascita di Enrico: 50% italiano, 50% israeliano, come il suo compagno Udi. Collaboratrice dal 2019 per l’Avvenire, ha pubblicato nel 2015 il suo primo romanzo “Life on Mars” (Tiqqun) e nel 2017 “The Israeli Defence Forces’ Representation in Israeli Cinema” (Cambridge Scholars Publishing). Il suo ultimo libro è Tel Aviv – Mondo in tasca, una guida per i cinque sensi alla scoperta della città bianca, Laurana editore.


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