Cultura
I have a little dreidel: una canzone per Hanukkah

Grazie a un sotterraneo ma incessante passaparola, la canzone, composta nel 1927 da Samuel E. Goldfarb, è diventata un classico della feste della luci. Soprattutto per i bambini…

Dal tramonto di giovedì 10 dicembre prende il via Hanukkah), la  festa delle luci, che inizia ogni anno il 25 ° giorno del mese ebraico di Kislev e che dura otto giorni. La festività, istituita da Giuda Maccabeo, commemora la nuova consacrazione di un altare nel Tempio di Gerusalemme dopo la riconquistata libertà dal giogo degli Ellenici. Quale migliore occasione per riascoltare la canzone I have a little dreidel, composta nel 1927 da Samuel E. Goldfarb?

Il testo per la versione inglese è stato scritto da Samuel S. Grossman, mentre la versione yiddish, chiamata Ikh Bin A Kleyner Dreydl, è opera di Mikhl Gelbart, anche se sotto lo pseudonimo di Ben Arn. Il brano descrive la creazione della trottola a quattro lati che viene utilizzata per giocare al tradizionale gioco del dreidel durante Hanukkah. Il teso del brano è interpretato dalla prospettiva del dreidel stesso.

Grazie alla sua melodia orecchiabile e vivace, oltre che per un testo facile da ricordare, la canzone è diventata un classico della feste della luci, soprattutto per i più piccoli, esprimendo bene la gioia e il divertimento del gioco del dreidel. I have a little dreidel, che coniugava il pop-jazz americano con la tradizione ebraica, diventò famosa soprattutto negli anni Cinquanta, grazie alla rilevanza e alla popolarità sempre maggiore della festa di Hanukkah in America. La melodia è stata insegnata per la prima volta nelle scuole di Seattle e poi si è diffusa a macchia d’olio in tutto il paese, diventando un evergreen di Hanukkah. Il suo uso nei film e nei programmi televisivi lo ha reso familiare agli ebrei e ai non ebrei in tutto il mondo anglofono, anche perché la canzone è spesso insegnata ed eseguita dai bambini nelle scuole pubbliche del Nord America. Sono indimenticabili le prime strofe della canzone: “I have a little dreidel/ I made it out of clay/ And when it’s dry and ready/ Then dreidel I shall play/ Oh, dreidel, dreidel, dreidel/ I made it out of clay/ Oh, dreidel, dreidel, dreidel/ Now dreidel I shall play”.

Esattamente come è avvenuto per gli standard natalizi, anche I have a little dreidel  è stata rielaborata in diversi generi, dal rap al reggae, fino al grunge, vanto musicale autoctono di Seattle. Il compositore del brano Shmuel Eliezer Goldfarb (poi americanizzato in Samuel E. Goldfarb) è stato direttore del Ministero dell’Educazione Musicale presso il Jewish Education Council di New York, promuovendo attivamente l’insegnamento della musica ebraica nelle scuole locali, per poi diventare direttore musicale del Temple de Hirsch Sinai di Seattle dal 1930 al 1968. Shmuel era fratello del rabbino conservatore Israel Goldfarb, che ha composto la celebre Shalom Aleichem, che viene tradizionalmente cantata nel venerdì notte di benvenuto dello Shabbat. Dal 1918 al 1929 i due fratelli Goldfarb pubblicarono libri e opuscoli che raccoglievano diverse canzoni da utilizzare per varie festività e occasioni sociali, promuovendo così la conoscenza della musica ebraica negli Stati Uniti. Shmuel Eliezer Goldfarb è morto nel 1978,  dieci anni dopo essersi ritirato dal suo incarico al Temple De Hirsch Sinai, lasciando un patrimonio inestimabile di allegria e di divertimento ogni volta che si ascolta I have a little dreidel.

Gabriele Antonucci
Collaboratore

Giornalista romano, ama la musica sopra ogni altra cosa e, in seconda battuta, scrivere. Autore di un libro su Aretha Franklin e di uno dedicato al Re del Pop, “Michael Jackson. La musica, il messaggio, l’eredità artistica”,  in cui ha coniugato le sue due passioni, collabora con Joimag da Roma


1 Commento:

  1. Molto interessante la storia di questa canzone. Emergono poeticita’ che fanno bene all’anima.
    Un piccolo refuso nella prima parte: “teso” al posto di. “testo”


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