Cultura
Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini nel villaggio di Cafarnao

In omaggio alla visita del regista in Israele, il suo film capolavoro è stato proiettato sulle sponde del lago di Tiberiade, che all’epoca della predicazione di Cristo era il villaggio dei pescatori in cui viveva Pietro

Nel 1963 Pier Paolo Pasolini decide di passare qualche giorno ad Assisi, ospite dei frati francescani per un convegno. Una notte, dopo essersi coricato, trova accanto al capezzale una copia del Vangelo: “un delizioso-diabolico calcolo dei frati״, scriverà poi il regista affettuosamente, aggiungendo anche che “nell’esaltazione della lettura mi è venuta, tra l’altro, l’idea di farne un film”.

Queste frasi, tratte da una lettera di Pasolini del febbraio del 1963, quasi 60 anni dopo hanno ispirato a loro volta Davide Denina, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Haifa che, in collaborazione con l’Ambasciata Italiana a Tel Aviv, lo scorso 26 Maggio ha realizzato un progetto tanto ambizioso quanto affascinante. Proiettare in Israele, proprio nei luoghi della predicazione di Gesù, il film concepito da Pasolini ad Assisi e scritto nei luoghi della Terra Santa: ovvero il celeberrimo “Il Vangelo secondo Matteo”.

Va ricordato infatti che il film – per esigenze di produzione – è stato girato tra i Sassi di Matera e la splendida campagna lucana, ma fu proprio nei luoghi del Nazareno che Pasolini fece i sopraluoghi per capire come meglio adattare la sceneggiatura dalla cornice biblica al set messo in scena in Basilicata.

Prima delle riprese del suo Vangelo, dunque, nell’estate dello stesso 1963, Pasolini intraprende un viaggio in Israele, Giordania e Siria per vedere i luoghi reali della vita di Gesù e solo nel 1965 – dopo aver terminato, nel 1964, il Vangelo – realizza il montaggio del documentario Sopralluoghi in Palestina per il Vangelo secondo Matteo”.

La prima visita di Pasolini in Israele e nei Territori avviene assieme a don Carraro, nella speranza di trovare delle location che richiamino il mondo biblico arcaico. Nel percorrere i luoghi della predicazione di Cristo, sorpreso dalla modernità di alcune zone di Israele, inclusa la parte israeliana di Gerusalemme, in forte contrasto con i miseri villaggi arcaici del mondo arabo – decide  di ricreare le stesse atmosfere nella campagna dell’Italia meridionale, in cui cerca di ricostruire la semplicità e l’ambiente rurale dei luoghi della predicazione di Gesù, che per lui sono stati lezione di vita.

Non sorprende dunque che il luogo scelto per la proiezione del capolavoro pasoliniano sia stato proprio uno di questi luoghi, nonché uno tra i più suggestivi di Israele: il villaggio di Cafarnao, sulle sponde del lago di Tiberiade, che all’epoca della predicazione di Cristo era il villaggio dei pescatori in cui viveva Pietro.

Oggi il sito di Cafarnao – assieme all’area archeologica del villaggio evangelico, la sinagoga bizantina, il convento e la moderna chiesa di san Pietro – sono  tutti gestiti dalla Custodia di Terra Santa, ramo dei francescani al servizio di questa zona del medio oriente.

Proprio qui, la pellicola di Pasolini è stata proiettata in italiano, con sottotitoli in ebraico e in inglese, per permettere la partecipazione del pubblico sia locale che internazionale, che è stato ricevuto, prima della proiezione, da un Concerto d’archi eseguito del Quartetto Maurice, seguito dal un caldo saluto da parte di S.E. Ambasciatore d’Italia Sergio Barbanti, che ha accolto con entusiasmo il pubblico, gli organizzatori e questo grande progetto culturale e di ampio respiro che, ancora una volta, unisce Italia e Israele.

 

Fiammetta Martegani
collaboratrice

Curatrice presso il Museo Eretz Israel, nasce a Milano nel 1981 e dal 2009 si trasferisce a Tel Aviv per un Dottorato in Antropologia a cui segue un Postdottorato e nel 2016 la nascita di Enrico: 50% italiano, 50% israeliano, come il suo compagno Udi. Collaboratrice dal 2019 per l’Avvenire, ha pubblicato nel 2015 il suo primo romanzo “Life on Mars” (Tiqqun) e nel 2017 “The Israeli Defence Forces’ Representation in Israeli Cinema” (Cambridge Scholars Publishing). Il suo ultimo libro è Tel Aviv – Mondo in tasca, una guida per i cinque sensi alla scoperta della città bianca, Laurana editore.


1 Commento:

  1. l’idea di proiettare questo film a questo posto particolare mi sembra molto brillante.
    non potevo andare li e lo deploro, perche sono sicura che la realta era ancora piu straordinaria che
    l’imaginazione…


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