Cultura
Ner Tamir del Sud, la vita ebraica in Calabria: intervista a Rabbi Barbara Aiello

La vita e le iniziative della comunità che ha come punto di riferimento la sinagoga Ner Tamir del Sud, l’unica presente in Calabria

«Sono ottanta le persone che ruotano alla nostra comunità. persone che arrivano dai dintorni ma anche dalla Campania e dalla Sicilia» racconta a Joimag Rabbi Barbara Aiello, la prima donna rabbino in Italia, da Serrastretta, dove sorge la sinagoga Ner Tamid del Sud, l’unica attiva in Calabria negli ultimi cinquecento anni, oltre che la prima e unica sinagoga “ricostruzionista” riconosciuta in Italia.

«Come prima donna e primo rabbino liberale moderno in Italia, sono tornata molti anni fa in Calabria, la terra delle mie radici, dove ho organizzato quella che è la prima e unica iniziativa per aiutare gli italiani del sud a scoprire e abbracciare qualcosa che era stato loro nascosto per quasi 500 anni. Ero venuto per aiutarli a trovare le loro radici ebraiche. Più di 500 anni fa, all’epoca dell’Inquisizione, i nostri antenati furono costretti a scegliere: abbandonare la religione ebraica e sottoporsi a una conversione forzata, oppure essere espulsi dalle nostre case e dai nostri villaggi» spiega. Rabbi Barbara Aiello è nata a Pittsburgh, in Pennsylvania, ed è figlia di un liberatore del campo di concentramento di Buchenwald. Negli ultimi mesi, Rabbi Barbara ha contribuito ad ospitare in Calabria madri e figli in fuga dall’Ucraina a causa della guerra.

«Ho un’esperienza personale. I miei antenati, ebrei spagnoli, furono costretti a fuggire da Toledo, in Spagna, poi in Portogallo, quindi in Sicilia e infine sulle montagne della Calabria per sfuggire alle persecuzioni, all’arresto o alla morte. Infatti, la mia bisnonna, Angelarosa Grande, era una diretta discendente di Matteo de Grande, un “neofita” o “nuovo cristiano”, i cui beni e proprietà furono confiscati dalle autorità dell’Inquisizione nella città siciliana di Naro. La famiglia fu arrestata per “giudaizzazione”, ovvero per aver praticato in segreto le proprie tradizioni ebraiche. Alla fine si rifugiarono nel Reventino, nel minuscolo villaggio di montagna che chiamarono Serrastretta. Trovarono un posto dove essere ebrei, ma date le loro spaventose esperienze, scelsero di continuare la loro osservanza clandestina. Per secoli hanno acceso candele il venerdì sera, si sono astenuti dal mangiare carne di maiale e, quando moriva una persona cara, si sedevano su sedie basse e coprivano gli specchi di tutta la casa, antiche tradizioni ebraiche che praticano ancora oggi» rivela prima di aggiungere «che la comunità di Serrastretta offre un approccio pluralistico alle funzioni dello Shabbat, alle feste, alle commemorazioni e agli eventi del ciclo vitale, praticando l’accoglienza ebraica per tutti coloro la cui storia personale li spinge alla nostra porta. Siete i benvenuti se siete ebrei, se siete per metà ebrei, se vi sentite ebrei o se volete semplicemente saperne di più».

Quanto alle attività di Ner Tamir del Sud, Rabbi Barbara racconta che buona parte dei membri della comunità vivono lontano da Serrastretta. «Per questa ragione, e per premettere loro di  partecipare alle funzioni dello Shabbat e alle feste ebraiche, offriamo esperienze intensive di weekend completi sei-sette volte durante l’anno. Un weekend Shabbaton comprende un servizio di Kabbalat Shabbat in un hotel locale, vicino all’aeroporto e alla stazione ferroviaria di Lamezia Terme. La mattina dello Shabbat noleggiamo un pullman per portare i nostri fedeli alla sinagoga – un viaggio di 40 minuti fino adi Serrastretta, dove si trova la sinagoga. Dopo il tradizionale servizio Shacharit, che comprende canti e preghiere e la lettura della Torah, offriamo un pranzo seguito da una “passeggiata” e dallo studio della Torah all’aperto. Concludiamo lo Shabbat con la Havdalah. Alla fine di tutto, l’autobus riporta i nostri fedeli all’hotel di Lamezia. Non solo: «La domenica mattina offriamo ai nostri membri e ai visitatori della comunità una lezione di lingua ebraica. Concludiamo con i canti tradizionali dello Shabbat e tutti ripartono per casa. I nostri weekend di Shabbaton permettono così ai nostri membri che vivono in Sicilia, a Lipari, a Reggio Calabria e a Cosenza di partecipare comodamente alle nostre attività sinagogali. Le famiglie di Serrastretta che vivono vicino alla sinagoga possono invece raggiungerla a piedi. Infine, celebriamo Rosh Hashanah nell’ex campo di concentramento di Ferramonti vicino a Cosenza. Era gestito da italiani ed il loro comandante permetteva ai prigionieri di celebrare sti e le festività ebraiche. quei soldati e buona parte della colazione locale hanno salvato la vita a centinaia di ebrei. Festeggiao Rosh Hashanah in quel luogo per mostrare alla popolazione quel che hanno fatto per i prigionieri ebrei i loro antenati».

 

Gianni Poglio

Giornalista, autore, critico musicale. Dopo numerose esperienze radiofoniche e televisive, ha fatto parte della redazione del mensile Tutto Musica e del settimanale Panorama (Mondadori). Conduttore dii talk show per Panorama d’Italia Tour, con interviste “live” ai protagonisti della musica italiana e di dibattiti tra scienza ed intrattenimento nell’ambito di Focus Live, ha pubblicato per Electa Mondadori il libro “Ferdinando Arno Entrainment”


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.