Cultura
New York: la dura protesta degli ebrei ortodossi contro le restrizioni da Coronavirus

Mascherine bruciate in strada e insulti a un reporter: la protesta è iniziata dopo l’annuncio delle nuove misure anti Covid da parte del Governatore Cuomo

Le nuove restrizioni imposte dal governatore di New York in tema di coronavirus hanno dato il via ad una notte di violente proteste nel quartiere di Borough Park a Brooklyn. Lo racconta Haaretz in un articolo di Danielle Ziri.

Per settimane i leader della comunità ortodossa hanno espresso il loro disappunto alle autorità cittadine e statali per non aver fatto un’azione di sensibilizzazione significativa all’interno della comunità, e per “aver fornite notizie ai media prima di tentare di trovare un accordo con la comunità”. Da qui la dura protesta con decine di ebrei ortodossi che si sono riuniti in strada martedì sera, appiccando il fuoco a un cumulo di mascherine.

La protesta è scattata a tarda notte dopo che il governatore di New York Andrew Cuomo ha annunciato nuove restrizioni che comportano la chiusura delle scuole e limitazioni alla frequenza dei servizi nelle sinagoghe (non più di dieci persone per volta). Le nuove restrizioni entreranno in vigore quando inizieranno le celebrazioni di Shmini Atzeret e Simhat Torah che vengono generalmente celebrate con grandi raduni e balli. Le regole, inizialmente, saranno in vigore per 14 giorni.

Jacob Kornbluh, un reporter di Jewish Insider che stava documentando la protesta contro le restrizioni da Coronavirus è stato aggredito da uomini senza mascherina che dopo averlo insultato gli hanno sputato in faccia. “Erano membri della mia comunità con gli occhi pieni di odio che puntavano il dito verso di me, mi chiamavano nazista e dicevano che meritavo di morire”, ha raccontato al Washington Post.


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