Hebraica
Sull’amore e sul sesso tra uomini all’interno dell’Ebraismo

“Jonathan amava Davide come la sua stessa anima. / Jonathan e Davide fecero un patto, perché [Jonathan] lo amava come se stesso”: il rapporto tra David e Jonathan è il primo rapporto omosessuale di cui abbiamo traccia? E cosa vorrebbe dire per l’Ebraismo se così fosse?

di NICO RIETHMÜLLER, Redattore capo de El Diario Judío.

 

וְאֶ֨ת־זָכָ֔ר לֹ֥א תִשְׁכַּ֖ב מִשְׁכְּבֵ֣י אִשָּׁ֑ה תּֽוֹעֵבָ֖ה הִֽוא:

וְאִ֗ישׁ אֲשֶׁ֨ר יִשְׁכַּ֤ב אֶת־זָכָר֙ מִשְׁכְּבֵ֣י אִשָּׁ֔ה תּֽוֹעֵבָ֥ה עָשׂ֖וּ שְׁנֵיהֶ֑ם מ֥וֹת יוּמָ֖תוּ דְּמֵיהֶ֥ם בָּֽם:

Nella Torah è scritto “Non giacerai con un maschio come uno giace con una donna, è to’evà (un abominio)” (Vayikra 18:22). Nello stesso Libro, poco dopo è scritto: “E se un maschio giacerà con un maschio come giace con donna, entrambi hanno commesso to’evà; entrambi moriranno irrimediabilmente, il loro sangue (ricadrà) sopra di essi” (20:13).

גמ׳ זכר מנא לן דת”ר (ויקרא כ, יג) איש פרט לקטן אשר ישכב את זכר בין גדול בין קטן משכבי אשה מגיד לך הכתוב ששני משכבות באשה

A cosa si riferisce la Torah esattamente con “giacere con una donna”? Il Talmud, in Massechet Sanhedrin 54a, si chiede proprio questo e segnala che, dato che è scritto al plurale, il verso ci insegna che ci sono due forme di giacere con una donna: sesso vaginale e sesso anale. Inoltre la Ghemarà segnala che la parola maschio si riferisce sia a un uomo adulto che a un minore.

ואת זכר לא תשכב משכבי אשה אי זהו זכר שיש בו שני משכבות הוי אומר זה אנדרוגינוס

In aggiunta, in Massechet Yevamot 83b si discute per diverse righe sullo stato degli ermafroditi, discutendo se per un uomo debba essere considerato come fare sesso con una donna o con un altro uomo, concludendo con il proibire a un uomo di fare sesso con un ermafrodita attraverso il suo apparato sessuale maschile. I Chachamim (Saggi), discutendo sulla quantità di modi che ha un uomo di giacere con un altro uomo, si chiedono “quale uomo possiede due modi di copulare? L’ermafrodita” (androgino, o tumtum nella Mishnà). Solo con un ermafrodita un uomo possiede due forme di accoppiarsi tra uomini.

Da questo, si può affermare che un uomo ha solo un modo di accoppiarsi con un maschio, per lo meno uno solo sarebbe quello considerato proibito nella Torah, che sarebbe il sesso anale. Il sesso orale sarebbe escluso da questa discussione, tanto nella Torah che nel Talmud, rimanendo fuori dalla trasgressione del mishkav zakur. Se non fosse così, qualsiasi uomo avrebbe due modi di giacere con un altro uomo, contraddicendo il Talmud. Che vi siano forme di accoppiamento che siano proibite implica che ci sono forme di accoppiamento che sono permesse?

הַבָּא עַל אַחַת מִן הָעֲרָיוֹת דֶּרֶךְ אֵבָרִים, אוֹ שֶׁחִבֵּק וְנִשֵּׁק וְנֶהֱנָה בְּקֵרוּב בָּשָׂר, הֲרֵי זֶה לוֹקֶה, וְחָשׁוּד עַל הָעֲרָיוֹת

Però i dubbi non risolti su ciò che potrebbe essere permesso sono posteriormente chiariti da Rav Yosed Caro nello Shulchan Aruch: “Chiunque si accoppi non genitalmente (che si accoppi senza fare sesso) con qualcuno che implichi una relazione sessuale proibita, o che abbracci o baci o che goda del contatto della pelle con la pelle, questa persona sarà frustata e sospettata di arayot (rapporti proibiti)” (Even haEzer 20:1). Pure Maimonide proibisce questi atti, perché portano a commettere relazioni sessuali proibite.

 

Ricordiamo che fino ad adesso abbiamo parlato sempre di atti sessuali, fisici, carnali. Si parla della prossimità del corpo e della pelle, però non della prossimità dei cuori né di amore. Il Tanach ci consegna un racconto unico nella Storia universale: una storia d’amore tra due uomini, in uno dei libri più antichi dell’umanità, il più venduto del mondo. Nel Libro di Samuele troviamo la storia di un amore impossibile e tortuoso, quello tra Jonathan, il figlio del re Saul, e il re Davide, il più grande dei re del popolo ebraico.

 

Il modo in cui il Tanach si riferisce all’amore che si sviluppa tra questi due personaggi maschili è unico, insistendo più volte sulla sua grandezza. Così grande che era necessario un patto d’amore. Così grande che Jonathan tradisce la lealtà del proprio padre per essere fedele a Davide.

 

“Quando [Davide] terminò di parlare con Saul, l’anima di Jonathan rimase legata a quella di Davide; Jonathan amava Davide come la sua stessa anima. / Jonathan e Davide fecero un patto, perché [Jonathan] lo amava come se stesso. “ ( 1Samuele 18:1, 3). “Così Saul disse a suo figlio Jonathan e a tutti i suoi servi di far morire Davide. Però Jonathan, figlio di Saul, era affezionato a Davide, pertanto Jonathan avvisò Davide, dicendo: “Saul, mio padre, ha intenzione di ucciderti (…) (1Sam 19:1-2) “Però Davide giurò di nuovo e disse: «Tuo padre sa molto bene che sei affezionato a me (…)» / Quindi Jonathan disse a Davide: «Qualunque cosa mi indicherai, la farò per te”» (1Sam 20:3-4). “Jonathan fece di nuovo giurare Davide in nome del suo affetto per lui, perché lo amava come la sua stessa anima.” (1Sam 20:17). “Saul si infuriò con Jonathan e gli disse: «Figlio di donna perversa e ribelle! Credi che non sappia che hai scelto (di stare dalla parte di) il figlio di Yishai, riempiendo di vergogna te e la nudità di tua madre? / Fintantoché il figlio di Yishai vivrà sulla terra, né tu né il tuo regno saranno stabili. Adesso fai in modo che venga da me, perché deve morire»” (1Sam 20:30-31). “(Davide) si inginocchiò con il viso a terra, prostrandosi tre volte; ed essi si baciarono e piansero l’uno per l’altro, benché fu Davide quello che pianse di più. / E Jonathan disse a Davide: «Vai in pace, perché entrambi abbiamo giurato in nome di D.o (…)»” (1Sam 20:41-42).

Il modo in cui il Tanach si riferisce all’amore che si sviluppa tra questi due personaggi maschili è unico, insistendo più volte sulla sua grandezza. Così grande che era necessario un patto d’amore. Così grande che Jonathan tradisce la lealtà del proprio padre per essere fedele a Davide. Sono così amanti che chiedono e tornano a chiedere che l’altro ammetta e giuri l’amore per l’altro. Si amano, nonostante la vergogna di sua madre. Si amano tanto, solo come si può amare la propria anima. Però non possono essere felici insieme, il contesto non glielo permette.

 

Nel corso della Storia, molte società hanno presentato rapporti tra uomini, benché in queste vi sia più attinenza con la sfera sessuale che non con quella affettivo-sentimentale. Ci sono tanti casi di sesso omosessuale come esempio di manifestazione di abuso di potere. Sono relazioni basate sulla dominazione del corpo, sull’atto sessuale stesso, sulla violenza che implica, sulla sottomissione e sulla manipolazione dell’altro. Ci sono tante immagini di episodi nella Storia. La relazione tra maestri e discepoli nella Grecia Antica, come parte dell’esperienza di apprendimento e istruzione, è forse la più sofisticata, ma l’abuso imposto ai popoli schiavi nell’antica Roma o alle tante popolazioni schiavizzate da eserciti stranieri o da semplici bande di nomadi, sono perlopiù esempi contemporanei alla definizione del canone biblico che ci illustrano controllo e umiliazione. È in questo contesto storico universale, che si inserisce la relazione amorosa tra Davide e Jonathan.

Deve esserci un racconto di una relazione omosessuale nelle nostre Scritture, perché se non ci fosse, staremmo dicendo che l’omosessualità non esiste nel popolo ebraico, e ciò sarebbe simile a ciò che diceva Ahmadinejad sull’omosessualità in Iran, ossia che non era un problema perché nel suo paese non esistevano omosessuali, concetto ripreso poi dal leader nordcoreano. Anzi, il Tanach, invece di mettere a tacere, ci fornisce un esempio di un rapporto affettivo-erotico tra due uomini e, cosa più importante, la rende piena di problemi e condanne sociali. È un amore impossibile, condannato dal contesto familiare più vicino, che porta a successivi tentativi di uccisione dello stesso suocero. Non è questa una lezione di tolleranza e di empatia per l’amore stesso tra due persone? Cosa possiamo fare davanti all’amore, se non farlo fiorire?

David HaMelech amava un uomo come si ama una donna. Il suo amore per un uomo era “più grande che quello per una donna” (2Samuele 1:26). Non lo scelse, come succede a tutti quelli che provano dei sentimenti e dei desideri affettivi-erotici con persone dello stesso sesso. Il fatto che sia il più grande Re di Israele, che il Libro sia parte del canone del Tanach e che queste frasi siano state scritte così, ci dice che anche il più grande degli uomini può essere omosessuale, perché è una scelta, è D.o ci crea così.

 

In quanto Ebrei, possiamo essere orgogliosi di aver tramandato al mondo l’empatia e la sensibilità verso l’amore tra due uomini. Mentre grandi civiltà del passato hanno fornito, riguardo alle relazioni omosessuali, la legittimazione degli abusi agli alunni da parte dei loro maestri o la violazione sessuale costante dei propri schiavi da parte dei cittadini più prestigiosi dell’impero, gli Ebrei hanno trasmesso l’amore, nella sua forma più pura e sincera.

 

La loro storia è un esempio di come, indipendentemente dal sesso delle persone, tutti gli uomini devono sviluppare la loro capacità di amare. Al di sopra di tutte le cose, D.o vuole che sviluppiamo la nostra capacità di amare, e non c’è niente di più profondo delle relazioni di coppia che possiamo sviluppare. Siamo venuti al mondo per amare. Per questo, l’amore di coppia tra due uomini dovrebbe essere qualcosa di incoraggiato e appoggiato dalle nostre stesse comunità perché inoltre “Non è buono che l’uomo viva da solo” (Bereshit 2:18).

Oltre a queste righe riportate nel Tanach, che non torna a parlare così di nessuna coppia di uomini, nessun altro libro dell’epoca che conosciamo ci fornisce un racconto simile. Senza dubbio, l’amore tra due uomini deve essere tanto antico come l’amore stesso, però è con difficoltà che si trova una sua traccia nella letteratura universale. Se è parte dei Libri canonici ebraici, è perché siamo la prima cultura, popolo e/o religione della Storia che ha affrontato positivamente l’amore omosessuale, o almeno siamo i primi che lo abbiamo fatto e del quale abbiamo lasciato testimonianza. La non censura e l’inclusione come una delle storie dei nostri dilemmi e insegnamenti evidenzia, come minimo, empatia e sensibilità per la tematica.

In quanto Ebrei, possiamo essere orgogliosi di aver tramandato al mondo l’empatia e la sensibilità verso l’amore tra due uomini. Mentre grandi civiltà del passato hanno fornito, riguardo alle relazioni omosessuali, la legittimazione degli abusi agli alunni da parte dei loro maestri o la violazione sessuale costante dei propri schiavi da parte dei cittadini più prestigiosi dell’impero, gli Ebrei hanno trasmesso l’amore, nella sua forma più pura e sincera.

 

 

 

FONTI

 

Vayikrà 18:22

וְאֶ֨ת־זָכָ֔ר לֹ֥א תִשְׁכַּ֖ב מִשְׁכְּבֵ֣י אִשָּׁ֑ה תּֽוֹעֵבָ֖ה הִֽוא:

וְאִ֗ישׁ אֲשֶׁ֨ר יִשְׁכַּ֤ב אֶת־זָכָר֙ מִשְׁכְּבֵ֣י אִשָּׁ֔ה תּֽוֹעֵבָ֥ה עָשׂ֖וּ שְׁנֵיהֶ֑ם מ֥וֹת יוּמָ֖תוּ דְּמֵיהֶ֥ם בָּֽם:

Massechet Sanhedrin 54a:29

גמ׳ זכר מנא לן דת”ר (ויקרא כ, יג) איש פרט לקטן אשר ישכב את זכר בין גדול בין קטן משכבי אשה מגיד לך הכתוב ששני משכבות באשה

Massechet Yevamot 83b

ואת זכר לא תשכב משכבי אשה אי זהו זכר שיש בו שני משכבות הוי אומר זה אנדרוגינוס

Shulchan Aruch, Even HaEzer 22

הַבָּא עַל אַחַת מִן הָעֲרָיוֹת דֶּרֶךְ אֵבָרִים, אוֹ שֶׁחִבֵּק וְנִשֵּׁק וְנֶהֱנָה בְּקֵרוּב בָּשָׂר, הֲרֵי זֶה לוֹקֶה, וְחָשׁוּד עַל הָעֲרָיוֹת.

 

Primo libro di Samuele 18: 1, 3

:וַיְהִ֗י כְּכַלֹּתוֹ֙ לְדַבֵּ֣ר אֶל־שָׁא֔וּל וְנֶ֙פֶשׁ֙ יְה֣וֹנָתָ֔ן נִקְשְׁרָ֖ה בְּנֶ֣פֶשׁ דָּוִ֑ד וַיֶּאֱהָבֵ֥הוּ (כתיב וַיֶּאֱהָבֵ֥וּ)יְהוֹנָתָ֖ן כְּנַפְשֽׁוֹ

וַיִּכְרֹ֧ת יְהוֹנָתָ֛ן וְדָוִ֖ד בְּרִ֑ית בְּאַהֲבָת֥וֹ אֹת֖וֹ כְּנַפְשֽׁוֹ:

19: 1-2

וַיְדַבֵּ֣ר שָׁא֗וּל אֶל־יוֹנָתָ֚ן בְּנוֹ֙ וְאֶל־כָּל־עֲבָדָ֔יו לְהָמִ֖ית אֶת־דָּוִ֑ד וִיהֽוֹנָתָן֙ בֶּן־שָׁא֔וּל חָפֵ֥ץ בְּדָוִ֖ד מְאֹֽד

וַיַּגֵּ֚ד יְהוֹנָתָן֙ לְדָוִ֣ד לֵאמֹ֔ר מְבַקֵּ֛שׁ שָׁא֥וּל אָבִ֖י לַהֲמִיתֶ֑ךָ …

20: 3-4, 17, 30-31, 41-42

וַיִּשָּׁבַ֨ע ע֜וֹד דָּוִ֗ד וַיֹּ֙אמֶר֙ יָדֹ֨עַ יָדַ֜ע אָבִ֗יךָ כִּֽי־מָצָ֚אתִי חֵן֙ בְּעֵינֶ֔יךָ …

וַיֹּ֥אמֶר יְהוֹנָתָ֖ן אֶל־דָּוִ֑ד מַה־תֹּאמַ֥ר נַפְשְׁךָ֖ וְאֶֽעֱשֶׂה־לָּֽךְ:

וַיּ֚וֹסֶף יְהֽוֹנָתָן֙ לְהַשְׁבִּ֣יעַ אֶת־דָּוִ֔ד בְּאַהֲבָת֖וֹ אֹת֑וֹ כִּֽי־אַהֲבַ֥ת נַפְשׁ֖וֹ אֲהֵבֽוֹ:

וַיִּֽחַר־אַ֚ף שָׁאוּל֙ בִּיה֣וֹנָתָ֔ן וַיֹּ֣אמֶר ל֔וֹ בֶּֽן־נַעֲוַ֖ת הַמַּרְדּ֑וּת הֲל֣וֹא יָדַ֗עְתִּי כִּֽי־בֹחֵ֚ר אַתָּה֙ לְבֶן־יִשַׁ֔י לְבָ֨שְׁתְּךָ֔ וּלְב֖שֶׁת עֶרְוַ֥ת אִמֶּֽךָ:

כִּ֣י כָל־הַיָּמִ֗ים אֲשֶׁ֚ר בֶּן־יִשַׁי֙ חַ֣י עַל־הָאֲדָמָ֔ה לֹ֥א תִכּ֖וֹן אַתָּ֣ה וּמַלְכוּתֶ֑ךָ וְעַתָּ֗ה שְׁלַ֨ח וְקַ֚ח אֹתוֹ֙ אֵלַ֔י כִּ֥י בֶן־מָ֖וֶת הֽוּא:

… וְדָוִ֗ד ֤קָם מֵאֵ֣צֶל הַנֶּ֔גֶב וַיִּפֹּ֨ל לְאַפָּ֥יו אַ֛רְצָה וַיִּשְׁתַּ֖חוּ שָׁל֣שׁ פְּעָמִ֑ים וַֽיִּשְּׁק֣וּ | אִ֣ישׁ אֶת־רֵעֵ֗הוּ וַיִּבְכּוּ֙ אִ֣ישׁ אֶת־רֵעֵ֔הוּ עַד־דָּוִ֖ד הִגְדִּֽיל:

וַיֹּ֧אמֶר יְהוֹנָתָ֛ן לְדָוִ֖ד לֵ֣ךְ לְשָׁל֑וֹם אֲשֶׁר֩ נִשְׁבַּ֨עְנוּ שְׁנֵ֜ינוּ אֲנַ֗חְנוּ בְּשֵׁ֚ם יְהֹוָה֙ …

Secondo Libro di Samuele 1:26

צַר־לִ֣י עָלֶ֗יךָ אָחִי֙ יְה֣וֹנָתָ֔ן נָעַ֥מְתָּ לִּ֖י מְאֹ֑ד נִפְלְאַ֤תָה אַהֲבָֽתְךָ֙ לִ֔י מֵאַהֲבַ֖ת נָשִֽׁים

Genesi 2:18

וַיֹּ֙אמֶר֙ יְהוָ֣ה אֱלֹהִ֔ים לֹא־ט֛וֹב הֱי֥וֹת הָֽאָדָ֖ם לְבַדּ֑וֹ אֶֽעֱשֶׂהּ־לּ֥וֹ עֵ֖זֶר כְּנֶגְדּֽוֹ

 

Lavoro presentato nel Programma Abarbanel, nel seminario Rabbinico Latinoamericano Marshall T. Meyer.

Nico Riethmüller
Redattore capo de El Diario Judío

Sociologo presso l’Università del Cile. Studente del Seminario Rabbinico Latinoamericano Marshall T. Meyer. Redattore capo de El Diario Judío.


2 Commenti:

  1. Ciao, mi è piaciuto molto questo testo. Ma ho una domanda: hai scritto “ci dice che anche il più grande degli uomini può essere omosessuale, perché è una scelta, è D.o ci crea così”. Ma cosa intendi per “scelta”? L’orientamento sessuale-affettivo non è una scelta.
    Un abbraccio da un lettore dal Brasile.


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