La sua fotografia aveva fatto il giro del mondo nelle ore successive all’assalto a Capitol Hill da parte dei sostenitori di Donald Trump. Lui è  ha 34 anni, si chiama Aaron Mostofsky, ed è stato immortalato lungo le scale del congresso americano agghindato con una pelliccia, con un bastone in mano ed un giubbotto antiproiettile della polizia sul torace. The Caveman è il soprannome che in questi giorni gli hanno affibbiato i media americani.

Il padre, Shlomo Mostofsky, giudice della Corte suprema della Kings County a Brooklyn, è una figura molto conosciuta nella comunità ebraica ortodossa ed è stato eletto con il sostegno del Brooklyn Democratic Party. Aaron Mostofsky è stato incriminato per una serie di reati che vanno dal furto di proprietà del governo, all’ingresso consapevole in un edificio ad accesso limitato senza autorizzazione e disturbo della quiete pubblica con l’intento di ostacolare gli affari del governo.

Come riporta nymag.com: “In una video intervista realizzata all’interno del Campidoglio, Aaron Mostofsky ha dichiarato “Siamo stati ingannati, non credo che soltanto  75 milioni di persone abbiano votato per Trump. Credo che siano almeno 85 milioni. Alcuni stati che sono stati rossi per molto tempo sono diventati blu e sono stati rubati”. Dichiarazioni che, insieme a quanto postato sui suoi social personali, hanno spinto l’Fbi prima ad identificarlo e poi a incriminarlo. In un messaggio apparso sui suoi social prima della sommossa, Mostofsky ha scritto ad un altro manifestante: “Quando saremo là cerca un ragazzo che sembra un cavernicolo. Anche un uomo delle caverne sa che le elezioni sono state un furto”.

Il giudice che ha in carico il suo caso ha accettato di rilasciarlo su cauzione (centomila dollari). Mostofsky dovrà indossare un dispositivo di monitoraggio GPS, non potrà in alcun modo prendere parte a raduni politici e non potrà lasciare New York.