Un catalogo, quello del più grande cantautore di sempre, che comprende oltre 600 canzoni pubblicate in decine di album e rifatte da altri artisti più di seimila volte. Da qualche giorno l’immenso patrimonio artistico raccolto in quei brani è diventato di proprietà della Universal per una cifra di poco superiore ai 300 milioni di dollari (secondo alcuni fonti sarebbero invece 400 i milioni di dollari)

“Non e’ un segreto che la scrittura delle canzoni sia l’ingrediente fondamentale della buona musica e in questo campo Bob è uno dei più bravi di sempre”, ha dichiarato Lucian Grainge, il Ceo di Universal Music Group annunciando la più grande acquisizione dei diritti di autore di tutti i tempi per un singolo artista. Grazie all’accordo raggiunto, Dylan raccoglie frutti di una carriera iniziata nel 1961 e che lo ha portato a vendere 125 milioni di album in tutto il mondo. Universal avrebbe negoziato direttamente con il cantante.

Il catalogo include testi e spartiti di brani storici come “The Times They Are A-Changin'”, “Forever Young” e “Like a Rolling Stone”, alcune canzoni scritte da Dylan con altri musicisti e “The Weight” di Robbie Robertson & The Band, di cui il Premio Nobel per la letteratura detiene i diritti pur non essendone l’autore. Secondo quanto riportato dai media americani l’operazione Dylan sarebbe stata fortemente voluta da Universal Music Group in vista della quotazione in borsa nel 2022.

Dopo l’annuncio dell’accordo Bob Dylan è stato citato in giudizio dagli eredi del compositore Jacques Levy che reclamano una parte dei proventi della vendita del catalogo a Universal Music Group. Levy ha contribuito alla scrittura di Romance in Durango, Catfish, Joey, Money Blues,  Hurricane, Rita Mae, Mozambique, Oh Sister, Black Diamond Bay e Isis.

La discografia di Dylan comprende 41 album in studio usciti dai primi anni Sessanta ad oggi. I catalogo di Dylan è estremamente ricco di canzoni iconiche e senza tempo come Blowin’ in the Wind, I want You, Just Like a woman, Highway 61 Revisited, ma anche dischi che pur non contenendo brani trainanti hanno comunque ottenuto uno straordinario successo di vendita. A cominciare dal leggendario Time Out Of Mind del 1997 per proseguire con Love and Theft del 2001 fino all’ultimo album del 2020, Rough and Rowdy Days, entrato in classifica al primo posto in Inghilterra ed al secondo negli Stati Uniti in piena pandemia.