Cultura
Netanyahu e la battaglia contro i media: una strategia?

Cosa si nasconde dietro l’intensificazione degli attacchi alla stampa ostile: l’analisi del Jerusalem Post

Il Jerusalem Post sottolinea come negli ultimi giorni Netanyahu abbia intensificato i suoi attacchi alla stampa, in particolare nei confronti di Channel 12. Il Primo Ministro ha invitato al boicottaggio della rete, presentato denunce senza successo al Comitato elettorale centrale, e assegnato provocatoriamente premi per “notizie false”. A seguito delle minacce dei sostenitori di Netanyahu, Il corrispondente legale dell’emittente, Guy Peleg, è seguito passo dopo passo da una bodyguard.

Sempre secondo il Jerusalem Post una spiegazione logica di questo atteggiamento è l’avvicinarsi del voto. Netanyahu sa bene quei sono le munizioni che ha a disposizione negli ultimi giorni di campagna elettorale e, soprattutto sa quali sono i temi che fanno presa sui suoi sostenitori.

Uno dei punti di forza della sua strategia è unire la sua fan base contro un nemico comune. In questo caso, i media ostili. Il premier israeliano come sottolinea il quotidiano, è un esperto in queste tecniche di comunicazione tanto da essere diventato un modello per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ma anche per altri importanti politici di tutto il mondo.

LEGGI ANCHE: ELEZIONI IN ISRAELE, GLI ULTIMI SONDAGGI


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.