Le notizie dal mondo ebraico. E due buone idee per Tu’ Bishvat
• Stati Uniti: dal 16 gennaio sono stati resi disponibili sul sito del ‘US Holocaust Memorial Museum’ più di 700 ore di registrazioni e 37 video restaurati dei processi di Norimberga.
• Spagna: il 18 gennaio la corte di Valencia ha sollevato le accuse di ‘crimini d’odio’ per otto attivisti BDS. Nel 2005, avevano richiesto l’esclusione del cantante ebreo americano Matisyahu dal festival Rototom qualora il cantante non si fosse schierato contro Israele.
• Azerbaijan: il 20 gennaio gli ebrei azeri hanno organizzato un evento in ricordo del trentunesimo anniversario del ‘Gennaio Nero’. Nel 1990, l’esercito sovietico prese d’assalto la città di Baku per fermare le proteste per l’indipendenza azera. Persero la vita 170 civili, tra cui tre ebrei.
• Portogallo: il 20 gennaio è stato inaugurato a Porto il primo museo per l’Olocausto del Portogallo.
• Tajikistan: il 21 gennaio ci ha lasciati Jura Abaev, l’ultimo ebreo di Khujand, in Tajikistan. Si stima che la comunità ebraica del Tajikistan ammontasse a circa 30,000 membri nel 1940, tra le comunità di Dushanbe e Khujand.
• Marocco: il 21 gennaio un rappresentate statunitense del Special Envoy for Monitoring and Combating Anti-Semitism e l’ONG Mimouna Association hanno firmato un accordo per contrastare l’antisemitismo e l’islamofobia.
• Austria: il 21 gennaio il paese ha annunciato di triplicare il budget per le misure contro l’antisemitismo.
• Regno Unito: il 22 gennaio la comunità haredi di Londra è stata al centro di polemiche per un matrimonio con più di 400 invitati, nonostante i divieti imposti dalle misure del lockdown inglese. Dall’inizio della pandemia, si sono registrate almeno 690 morti di ebrei e ebree britannici.
• Grecia: dal 27 gennaio sarà possibile partecipare a un ciclo di eventi di dieci giorni sulla comunità ebraica greca tra film, lezioni e conferenze.
• Per la giornata della memoria e per le commemorazioni legate alla Shoah, diverse iniziative si sposteranno online. Un eccezione è la particolare storia di David ‘Dugo’ Leitner, 89enne sopravvissuto alla Shoah, che ricorda la giornata in cui abbandonò Auschwitz mangiando ogni anno dei falafel. La tradizione è iniziata il 18 gennaio 1945 durante la marcia della morte, quando il signor Leitner pensava alle bilkalach della madre, ovvero delle polpette ungheresi. Trasferitosi in Israele, ogni 18 gennaio ha mangiato i falafel in ricordo delle bilkalach. Le ambasciata israeliane a Varsavia e a Londra hanno voluto onorare questa tradizione con l’ #OperationDugo, regalando porzioni di falafel ai partecipanti dell’iniziativa e rifugi per senzatetto.
Chi è pronto per Tu’bishvat? Idee per il menù del Seder
Il 27 gennaio ha inizio Tu’bishvat, il capodanno degli alberi. Si mangia frutta secca e si piantano nuovi alberi. Di seguito delle ricette per il Miglior Menù di Zoom.
Pollo con miele, datteri e olive
Per quattro persone:
• 1 arancia grande, tagliata a fette fine
• 1 pollo, tagliato in ⅛’s
• 6 cucchiaini di prezzemolo fresco
• 4 spicchi d’aglio tritati
• Un cucchiaino e mezzo di cumino
• Metà bicchiere di vino rosso
• 250 ml di olio d’oliva
• 250 ml di aceto balsamico o aceto di vino rosso
• 2 cucchiai di miele
• 20 datteri
• 10 olive
Porre le fette di arancia sulla teglia e riporre sopra il pollo. Mischiare 4 cucchiaini di prezzemolo, l’aglio e il cumino in una ciotola per poi spargere il mix sopra il pollo. Mischiare il vino rosso, l’olio, l’aceto e il miele in una seconda ciotola e versare il contenuto sul pollo. Spargere i datteri e le olive per la teglia. Aggiustare di sale e pepe. Lasciare in frigo per almeno dodici ore. In seguito, riscaldare il forno a 180 gradi e cuocere per 40 minuti. Spolverare di cumino e prezzemolo. Quando sarà pronto, nascondere il piatto per farlo arrivare intatto per il Seder.
Couscous con pinoli e uva sultanina
Per cinque persone:
• 4 cucchiai di margarina
• 3-4 scalogni
• 2 spicchi d’aglio tritati
• 750 ml di brodo di dado (pollo o verdure)
• 1 cucchiaino di sale
• Metà cucchiaino di pepe
• 750 grammi di cous cous
• 250 grammi di pinoli
• 100 grammi di uva sultanina
• Due cucchiai di prezzemolo fresco
Sciogliere la margarina in una padella grande, aggiungere gli scalogni e cuocere per qualche minuto. Aggiungere l’aglio e infine brodo, sale e pepe fino a che non bolle. Spegnere il fuoco e mettere da parte per dieci minuti. Aggiungere il cous cous e coprire la pentola per altri dieci minuti, per poi aggiungere i pinoli, l’uvetta e il prezzemolo e mischiare con l’aiuto di una forchetta. Servire caldo o a temperatura ambiente o non servirlo affatto, è molto buono e sta bene nel portapranzo per l’ufficio…
Altre ricette qui.
Di chi parleremo?
I giovani ebrei russofoni sono sparsi per il globo, dando luogo a diversi progetti di sviluppo comunitario. Un esempio è il Progetto Cactus (Minsk, Bielorussia), un’iniziativa che riunisce i giovani per discutere di Torà ed ecologia.
Micol-con-la-emme Sonnino, da pronunciare tutto d’un fiato, nasce a Roma nel 1997. Studia tutto ciò che riguarda l’Asia dell’Est all’Università di Bologna e vive tra Italia, Austria e Giappone per una magistrale in sviluppo sostenibile, con focus su sviluppo urbano e rurale. Le piace cucinare con la nonna e mangiare carciofi di stagione.