Questa sera Athletes Against Antisemitism, un evento organizzato dall’Holocaust Center di Pittsburgh
Zach Banner, guardalinee della squadra di football dei Pittsburgh Steelers, sarà stasera tra i protagonisti dell’incontro Athletes Against Antisemitism. Organizzato dall’Holocaust Center di Pittsburgh, l’evento sarà dedicato alla lotta all’antisemitismo, alla giustizia razziale e al contributo che gli atleti possono offrire alla causa.
Non è certo la prima volta che la comunità sportiva mostra di avere a cuore i temi dell’uguaglianza e della lotta alle discriminazioni. Sono note in passato le battaglie degli atleti delle più diverse discipline in sostegno al diritto di voto, per la giustizia penale e i diritti LGBTQA, e lo stesso Banner si è già più volte impegnato in questa direzione. La scorsa estate l’offensive tackle di Pittsbourgh, soprannominato Hulk per la mole gigantesca oltre che per l’omonimia con l’alter ego del personaggio della Marvel, Bruce Banner, aveva fatto notizia per un suo video, poi diventato virale, su Twitter. All’origine vi erano stati i post di chiaro stampo antisemita del collega dei Philadelphia Eagles DeSean Jackson, non nuovo a esternazioni contro gli ebrei, con tanto di riferimenti a presunte dichiarazioni di Hitler e a Louis Farrakhan, il controverso leader della Nation of Islam.
Con l’esplicita intenzione di lasciarsi alle spalle le uscite del collega, il guardialinee chiedeva di guardare oltre l’“errore di Jackson” e di porre fine alla retorica antisemita caldeggiando maggiore coesione tra la comunità nera e quella ebraica. Nello stesso video Zach ricordava la sparatoria del 2018 alla Sinagoga Tree of Life di Pittsburgh (in cui persero la vita undici persone e ne furono ferite sei), avvenuta l’anno stesso del suo arrivo a Pittsburgh. Da allora, il guardialinee ha intensificato i rapporti con la comunità locale, donando tra l’altro parte del suo stipendio alla Sinagoga in occasione dello scorso Hanukkah e costruendo ponti per rafforzare la comprensione e la collaborazione tra gruppi neri ed ebrei.
L’intervento di Banner di stasera sarà preceduto da una conversazione incentrata sull’attuale ondata nazionale di antisemitismo e sull’affermarsi di movimenti legati al suprematismo bianco, sugli sforzi che si stanno facendo a Pittsburgh per combattere l’odio e sull’impegno per coinvolgere quanti più cittadini possibile in tale direzione. Il dibattito coinvolgerà Rabbi Hazzan Jeffrey Myers della Sinagoga Tree of Life e Jasiri X, artista hip hop e co-fondatore del gruppo di attivisti 1Hood. Nella seconda parte, Banner parlerà con i colleghi Josh Bell, prima base della MLB (Major League Baseball), e la campionessa WNBA (Women’s National Basketball Association) Alysha Clark. Di origini ebraiche, la cestista ha la cittadinanza israeliana e gioca come attaccante per le Washington Mystics dopo aver militato, tra le altre, in tre squadre di basket israeliane. Gli atleti si confronteranno sul potere del mondo dello sport e sulla loro responsabilità nell’impegnarsi in questi movimenti dando l’esempio come personaggi pubblici e membri della comunità. Entrambi gli incontri saranno moderati da Lauren Apter Bairnsfather, direttore dell’Holocaust Center di Pittsburgh. L’incontro, della durata di un’ora e mezza, si terrà online dalle 19.30 (ora locale) e potrà essere seguito registrandosi sulla piattaforma eventbrite.com.
Camilla Marini è nata a Gemona del Friuli (UD) nel 1973, vive a Milano dove lavora da vent’anni come giornalista freelance, scrivendo prevalentemente di cucina, alimentazione e viaggi. Nel 2016 ha pubblicato la guida Parigi (Oltre Edizioni), dove racconta la città attraverso la vita di otto donne che ne hanno segnato la storia.