Joi with Succede in città
A spasso per l’Italia nella Giornata Europea della Cultura Ebraica

Una mappa degli appuntamenti per la ventesima edizione della manifestazione, tra grandi e piccoli centri della penisola

Seconda puntata del nostro viaggio lungo le proposte italiane per la Giornata Europea della Cultura Ebraica, dopo un primo assaggio del programma su quattro città. Ecco cosa non perdere in questo programma “da sogno”, se è permesso vincere facile giocando verbalmente con il tema di quest’anno.

Piemonte, Liguria, Lombardia

Cominciamo dal nord Italia, da ovest verso est. Tra grandi e piccoli centri, chi si trova in Piemonte avrà solo l’imbarazzo della scelta. Non solo Torino e le altre città come Asti, Biella, Cuneo, Vercelli ma anche piccoli centri di Acqui Terme, Carmagnola, Casale Monferrato, Cherasco, Chieri, Ivrea, ecc.

Del ricco programma torinese, segnaliamo la passeggiata delle 15:00 guidata dalla cooperativa Artefacta, dal ghetto alla Mole Antonelliana. Un tuffo nella storia, a partire da quel primo progetto della Mole che fu presentato nel 1862, sull’onda dello Statuto Albertino del 1848: non tutti ricordano infatti che, nelle intenzioni iniziali, l’opera di Alessandro Antonelli, simbolo per eccellenza della città e oggi sede del Museo nazionale del cinema, avrebbe dovuto fungere da sinagoga per la comunità torinese.

La Mole Antonelliana, Torino

Mentre gli appassionati d’arte e i cacciatori di pezzi rari non possono mancare all’appuntamento alla sinagoga di Casale Monferrato che, a partire dalle 21:30 di sabato, esporrà per un solo giorno “Re David suona la cetra”, una carta originale dipinta da Marc Chagall e messa a disposizione da una collezione privata.

In Liguria, soltanto Genova aderisce alla manifestazione: chi ama la poesia deve segnarsi l’appuntamento delle 13 dedicato alla “Lettura dei versi notturni del Cantico dei Cantici”, durante il quale si metteranno alla prova gli studenti di ebraico dell’Apai (Associazione per l’amicizia italo-israeliana), guidati dal professor Adi Nataf (a cui va il merito, tra l’altro, di aver fatto conoscere Genova agli israeliani in una bella intervista dello scorso anno, intitolata “La città che dovete conoscere”, sul quotidiano Yediot Ahronot).

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Passiamo in Lombardia. Se pensate che the place to be sia unicamente Milano, vi sbagliate. Anche i piccoli centri riservano sorprese. Come Sabbioneta, la “piccola Atene” in provincia di Mantova – che fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia – che espone per la giornata i preziosi volumi di epoca cinquecentesca della stamperia di Tobia Foà, emblema della prestigiosa attività di stamperia ebraica che fiorì nel mantovano durante il periodo dei Gonzaga.

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La vecchia sinagoga di Sabbioneta

 

Veneto ed Emilia Romagna

Il Veneto ha un’interessante proposta di appuntamenti musicali. Al concerto di chiusura della giornata veneziana di cui abbiamo già parlato, aggiungiamo quello del gruppo Stellerranti (Cinzia Bauci voce, Lydia Cevidalli violino, Pierantonio Gallesi fisarmonica), dal titolo “I sogni son desideri, dallo shtetl a Broadway a Hollywood”. Ci sono due opportunità per assistervi: alle 18 a Vittorio Veneto e alle 21 a Conegliano (TV).

Vittorio Veneto

Restando nel trevigiano, non possiamo non segnalare il programma di Portobuffolè (della cui piccola comunità ebraica che vi si insediò tra il Quattrocento e il Seicento si sa ancora davvero poco), che genialmente intuisce che non di sola arte musica e visite guidate vive l’uomo, e così porta il tema del sogno in tavola presso il ristorante La Vecchia Dogana; ore 13, titolo “Sognare attraverso i sensi: pranzo con ricette della tradizione ebraica”, prenotazione obbligatoria. Un’altra attrazione del piccolo borgo è costituita dal Museo del Ciclismo “Alto Livenza”, dove alle 16 verrà presentato il libro di Giancarlo Governi “L’uomo d’acciaio che salvò l’Italia”, dedicato a Gino Bartali. Arriva la sera… dove pensate di andare? Restate in Veneto, perché la musica continua. A proposito di sogni ed ebraismo, come non pensare al Bund? Lo celebra lo spettacolo “Messia e rivoluzione” a Padova, giovedì 19 alle 21, presso il Museo della Padova Ebraica: musica, letture e testi originali di Miriam Camerini e Angelo Baselli sulla storia del Bund, dalla nascita nel 1897 al tragico epilogo durante la Shoah.

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Passiamo in Emilia Romagna e parliamo di un altro fondamentale (e realizzato) sogno: la lingua ebraica. Imperdibile la conferenza di Sara Ferrari – firma conosciuta ai lettori di JoiMag – al Museo Ebraico di Bologna, alle 16:30: “Se lo vorrete non sarà un sogno: la nascita della lingua ebraica da Eliezer Ben Yehuda a Abraham Yehoshua”. Lingua come veicolo per l’unità politica: porta un titolo simile la conferenza al MEIS – Museo dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara della Direttrice Simonetta Della Seta, “Se lo desiderate, non è un sogno. Il sogno sionista di Theodor Herzl a Ferrara”. La conferenza è prevista subito dopo quella di un’altra firma cara ai lettori di JoiMag, il musicologo Massimo Acanfora Torrefranca, che terrà l’incontro “La scala di Giacobbe di Arnold Schönberg: sogni e scale in cui si riflettono i tormenti di un artista ebreo”.

Ingresso del cimitero ebraico, Ferrara

Nella città capofila, Parma, la mostra di manoscritti e stampati ebraici della collezione De Rossi sarà inaugurata presso la Biblioteca Palatina alle ore 10, mentre alle 11:30 in sinagoga è prevista la cerimonia per il rientro di un Sefer Torah del periodo settecentesco, restaurato da rav Amedeo Spagnoletto. L’appuntamento con la bellezza continua nel pomeriggio nella vicina Soragna, presso il Museo Ebraico Fausto Levi, con la musica di Alex Ezra Fornari e Rocco Rosignoli, seguita dalla proiezione del docufilm “Se lo vorrete, non sarà un sogno” di Alan David Baumann: un viaggio attraverso le fantasie pittoriche di Marc Chagall, Soutine, Modigliani, Frida Kahlo, Alberto Baumann, Eva Fischer e altri. Seguirà “L’eterno rincorrersi tra i sogni e la musica”, suonato ed illustrato dal M° Miriam Di Pasquale, con brani di Darius Milhaud, Giacomo Orefice, Rosy Wertheim, Marion Bauer, George Gershwin, Riccardo Joshua Moretti, Henriette Bonsmans, Philips Glass, Ilse Weber. Chiusura della giornata alle 21 presso il Teatro Farnese di Parma, che ospiterà il Balletto di Roma che eseguirà “L’Albero dei Sogni”, composto dal M° Riccardo Joshua Moretti (Presidente della Comunità Ebraica di Parma e della Commissione Cultura UCEI), con la coreografia di Valerio Longo.

Marche, Toscana, Puglia

L’Italia pullulla di storie ebraiche nascoste ed ecco qui l’opportunità di scoprirne una: quella di Jesi, in provincia di Ancona. Arrivarono prima gli ashkenaziti, nel 1370, dalla valle del Reno; e poi i sefarditi, dopo il 1492. Intorno al 1650, la comunità si disperse, preferendo trasferirsi a Senigallia e Ancona: le difficoltà di convivenza con il resto della popolazione erano insostenibili. Ma sembra che la ragione per cui, dal 1588 fino a oggi, il giorno settimanale di mercato è il mercoledì – e non il sabato, come per altri paesi intorno – sia proprio da cercarsi in quel passato ebraico. Le visite guidate all’antico ghetto partiranno alle 15:30, 16:30 e 18:00 e saranno precedute da spiegazioni e proiezioni di video e diapositive.

Dalle Marche passiamo in Toscana: dei numerosi appuntamenti nelle varie città, assolutamente da segnare in agenda quello delle 12:45 a Firenze in ricordo di Amos Oz: “Credere ai sogni, anche se si infrangono”, con Laura Forti e Wlodek Goldkorn.

Sinagoga di Firenze

Infine, a sud, menzione speciale su Lecce. Perché sì, la città capofila è Parma, però Lecce, in relazione alla tematica di questa edizione, è in un certo senso capofila honoris causa. Esiste infatti un’iscrizione, proveniente dalla sinagoga e oggi conservata a Palazzo Adorno, che riporta proprio l’esclamazione di Giacobbe appena destatosi dal famoso sogno della scala celeste (Genesi – Bereshit 28,17: Ebbe paura e disse: “Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo”). Il Museo Ebraico di Lecce, a partire dunque da questa testimonianza, costruisce un percorso per i visitatori, un itinerario per immagini che mette a confronto Bibbie a stampa in ebraico e in altre lingue con opere pittoriche di età barocca che rappresentano brani della Scrittura associati al sogno. Chiusura con la performance teatrale “Passaggio in Salento / Pass over into Salento”, a cura di Giustina De Iaco. Attenzione, il programma leccese va in onda non domenica 15, ma domenica 22. Chi ha detto che la giornata della cultura ebraica debba durare un solo giorno?

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Silvia Gambino
Responsabile Comunicazione

Laureata a Milano in Lingue e Culture per la Comunicazione e la Cooperazione Internazionale, ha studiato Peace & Conflict Studies presso l’International School dell’Università di Haifa, dove ha vissuto per un paio d’anni ed è stata attiva in diverse realtà locali di volontariato sui temi della mediazione, dell’educazione e dello sviluppo. Appassionata di natura, libri, musica, cucina.


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